La data di inizio delle vendemmie svela che il 2003 è stata l'estate più calda degli ultimi 600 anni.
L'estate del 2003 in borgogna (Francia) è stata la più calda negli ultimi 600 anni, almeno secondo la data di inizio delle vendemmie di pinot nero. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista "Nature" e condotto da un gruppo di ricercatori del Laboratoire des Sciences du Climat et l'Environnement (LSCE) di Gif-sur-Yvette, in Francia.
L'estate del 2003 è ricordata soprattutto per la grande ondata di caldo che ha causato decine di migliaia di morti in Europa. Le analisi dei ricercatori francesi ne hanno evidenziato la particolarità climatica in un lasso di tempo molto lungo: circa 600 anni. "La data di inizio delle vendemmie dà la possibilità di registrare le variazioni climatiche negli ultimi secoli in molte regioni europee e del Medio Oriente", spiega Pascal Yiou, uno degli autori dello studio.
La ricerca si è concentrata sulla Borgogna e sul pinot nero perché le date delle vendemmie sono state registrate a partire dal 1370. I dati raccolti dagli studiosi francesi indicano che nel periodo degli anni Ottanta del Trecento e negli anni Venti del Quattrocento ci furono delle estati calde, che costrinsero i contadini ad anticipare le date di vendemmia. Seguí poi un periodo freddo dalla metà degli anni Trenta del Quattrocento fino agli anni Cinquanta dello stesso secolo.
Il caldo è tornato a farsi sentire negli anni Venti del Cinquecento, negli anni Trenta e Ottanta del Seicento, con livelli di temperatura molto simili a quelli registrati in Europa alla fine dello scorso secolo. Dati che sono confermati dall'analisi anche degli anelli di accrescimento dei tronchi degli alberi. L'estate del 2003 però è stata del tutto eccezionale, per la Francia: "temperature cosí alte non si sono mai registrate fin dal 1370", commentano gli autori della ricerca.
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