Grazie alla proteomica ricercatori italiani hanno isolato gli enzimi della flora fermentante del vino responsabili della produzione di istamina che provoca così tanti disturbi, fra cui quel fastidioso mal di testa.
Mal di testa, spossatezza dopo un bicchiere di vino? Tutta colpa dell'istamina. Un inconveniente al quale però ora pone rimedio una nuova ricerca condotta dall'Ispa, Istituto di scienze delle produzioni alimentari del Cnr di Torino, i cui risultati sono presentati nel corso del primo convegno della neonata Ipso, Italian protome society, a Verona dal 27 al 29 maggio. "Utilizzando la proteomica", spiega Maria Gabriella Giuffrida dell'Ispa-Cnr, "abbiamo isolato gli enzimi della flora fermentante del vino responsabili della produzione di istamina che provoca così tanti disturbi".
Facendo crescere i batteri in condizioni controllate è infatti possibile individuare le situazioni migliori per inibire la superproduzione enzimatica. "Bloccando così quasi totalmente la formazione di istamina e, con essa, gli effetti che produce sull'organismo", continua la ricercatrice del Ispa-Cnr che sta effettuando lo studio in collaborazione con Carlo Giunta ed Enrica Pessione, biochimici dell'Università di Torino e con Emilia Garcia, dell'Istituto sperimentale di enologia di Asti.
Basta quindi attuare, durante la produzione dei vini, gli interventi suggeriti dai risultati dello studio per avere un prodotto di invariato valore enologico, ma privo di effetti collaterali per la salute.
Ma questa è solo una delle possibilità che la proteomica offre in campo alimentare. "Questa giovane disciplina" ha affermato Amedeo Conti, responsabile della sezione di Torino dell'Ispa-Cnr, "si rivela di grande utilità in tutto il campo delle allergie legate al cibo. Grazie a tale tecnologia abbiamo potuto stabilire, per esempio, che il principale allergene del latte non è, come si pensava, la betalattoglobulina, bensì la caseina, o meglio, alcune isoforme di questa proteina". È sufficiente, perciò, eliminare dal latte quelle specifiche molecole per ottenere un prodotto tollerato anche dai soggetti allergici e assolutamente valido dal punto di vista nutritivo.
Accanto agli interventi sulla proteomica applicata al cibo, nel convegno Ipso sono previste relazioni su tutti i settori in cui la ricerca sul proteoma è utilizzabile: da quello umano a quello animale, da quello vegetale a quello batterico.
Potrebbero sostituire i circuiti elettronici e trasformare gli attuali pc in pezzi da museo. Grazie cristalli particolari messi a punto al Mit a Boston si aprono prospettive per nuovi circuiti che funzionano a fotoni.
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Per la prima volta si è seguito lo sviluppo della corteccia cerebrale dall'infanzia alla maturità grazie a una particolare risonanza magnetica. È stato così chiarito che anche il cervello ha bisogno di crescere per funzionare al meglio.
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Un auto solare da record. È la più veloce del mondo e ora si prepara a percorrere il tragitto più lungo mai fatto da un'auto senza benzina. Andrà dalla Grecia al Portogallo e viaggerà per due settimane attraverso 15 paesi dell'Europa occidentale.
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