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Dinosauri uccisi dal freddo dopo l'impatto?

I resti fossili di alcune rocce tunisine e il verso del guscio di vecchie conchiglie confermerebbe che i dinosauri sono morti a causa dell'abbassamento delle temperature successivo a un grande impatto di asteroide.

L'impatto dell'asteroide che probabilmente 65 milioni di anni fa portò all'estinzione dei dinosauri provocò un vero e proprio "inverno nucleare" sulla Terra. Un abbassamento della temperatura per effetto delle polveri in atmosfera, simile cioè a quanto si avrebbe dopo un esplosione nucleare. Le prime evidenze di questa ipotesi sono state trovate in alcune rocce tunisine, che contengono microscopiche creature abituate a vivere nei mari glaciali.

La scoperta, pubblicata sull'ultimo numero della rivista Geology, è stata fatta da ricercatori olandesi, americani e italiani guidati da Simone Galeotti dell'Università di Urbino. I ricercatori hanno analizzato le rocce trovate a El-Kef che a quel tempo faceva parte del grande mare caldo occidentale chiamato Tetide. A sorpresa, negli strati rocciosi immediatamente successivi all'impatto, sono state trovate tracce di due tipi di animaletti che vivono sul fondo del mare tipici di mari più settentrionali. Inoltre, ci si è accorti di alcune differenze nei gusci di piccole lumache di mare, le Cibicidoides pseudoacutus. Il loro guscio può avere un orientamento o verso destra o verso sinistra. Generalmente, nei mari più caldi, l'orientamento predominante è verso destra, in quelli freddi il contrario. Subito dopo l'impatto, gli esemplari di queste lumachine hanno mostrato in gran parte un orientamento del guscio verso sinistra.

La causa di questo raffreddamento fu con ogni probabilità la diffusione in atmosfera di una grande quantità di polveri e di sostanze inquinanti a base di zolfo, che bloccarono qualcosa come il 90 per cento della luce solare. Le polveri rimasero probabilmente sospese per una decina di anni nell'atmosfera, ma la temperatura rigida durò per circa duemila anni.

31 maggio 2004

Il meteorite che sprofondò nelle viscere della terra

Un enorme meteorite, risalente a circa due miliardi di anni fa, si sarebbe schiantato sul suolo del Canada con una forza tale da sprofondare nelle viscere della terra e portare in superficie in un raro metallo.

8 giugno 2004

Alla siccità resistono meglio che piante abituate all'umidità

In condizioni di clima secco, sarebbero le piante degli ambienti piovosi a sopravvivere meglio. E non i cactus, come ci si aspetterebbe. Questa osservazione conduce gli scienziati a introdurre un nuovo parametro per lo studio degli ecosistemi.

8 giugno 2004

Prima energia dalla diga delle Tre Gole

Il grande progetto cinese, sarà la diga idroelettrica più grande del mondo, con il suo chilometro e mezzo di larghezza sul fiume Yangtze. Adesso, dopo una storia tormentata di fallimenti tecnici e proteste sociali, la diga comincia a funzionare.

4 giugno 2004

Proteine come "velcro molecolare" per il Dna

Si appiccicano e si staccano, poi si riappiccicano e si ristaccano. Anche dozzine di volte. Sono le condensine, proteine che tengono compatti i filamenti di Dna nel nucleo della cellula, e funzionano proprio come il velcro.

4 giugno 2004

Numeri, per anni nel computer

I nostri codici segreti, password e i numeri della carta di credito, preda dei pirati informatici rimangono per anni nel pc. Grazie alla simulazione di un sistema informatico oggi possiamo pedinare i dati sensibili.

3 giugno 2004

Fotoni in ... circuito!

Potrebbero sostituire i circuiti elettronici e trasformare gli attuali pc in pezzi da museo. Grazie cristalli particolari messi a punto al Mit a Boston si aprono prospettive per nuovi circuiti che funzionano a fotoni.

2 giugno 2004

Tartarughe: migrazioni al satellite

I corridoi percorsi da una specie di tartaruga a rischio estinzione potrebbero aiutare gli ecologisti a preservarla dalla caccia dei pescatori. Ma la viabilità dei due oceani è risultata molto diversa per le migrazioni dei rettili marini.

2 giugno 2004

Uesp040604n005

La scienza esce fuori dai luoghi istituzionali e si trasferisce intorno ai tavolini di un bar. Esplodono nel mondo i "café scientifique" e stavolta l'Italia non è da meno.

31 maggio 2004

Una stagione di uragani all'orizzonte

Quattordici tempeste tropicali potrebbero colpire i Carabi e le coste meridionali degli Usa, e circa la metà si potrebbero trasformare in uragani. E dietro a tutto ci sarebbe il riscaldamento dell'Oceano Atlantico e dell'atmosfera, il cambiamento delle correnti che dal sud risalgono a nord.

31 maggio 2004

Complesse questioni di geni

Sembrava che a fare la differenza di uomini e scimpanzé ci fosse appena un 1,5% del genoma. Un nuovo studio però mostra come le differenze sono più profonde di quanto si pensava e sono da cercare nel modo in cui dai geni si arriva alle proteine.

27 maggio 2004

Ecco come si attiva la memoria degli odori

Ricercatori statunitensi hanno dimostrato che nella costruzione di un ricordo intervengono anche le zone del cervello che integrano gli stimoli olfattivi. E così che quando si richiama un ricordo si ha la sensazione di sentire gli odori associati ad esso.

27 maggio 2004

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La missione del lander inglese destinato a scendere su Marte nel Natale scorso minata fin dall'inizio dalle scarse risorse. Lo dice un'inchiesta dell'Agenzia Spaziale Europea.

24 maggio 2004

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