L'onda di calore prodotta dall'impatto dell'asteroide caduto sullo Yucatan 65 milioni di anni fa avrebbe ucciso gran parte dei dinosauri in poche ore. La nuova ipotesi è stata pubblicata sul Bulletin of the Geological Society of America.
L'asteroide caduto sullo Yucatan 65 milioni di anni fa avrebbe annientato gran parte dei dinosauri in poche ore. La nuova ipotesi emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Bulletin of the Geological Society of America da Doug Robertson del Cooperative Institute for Research in Environmental Sciences del Colorado (Usa).
Secondo i suoi calcoli, l'asteroide avrebbe avuto un diametro di oltre dieci chilometri e l'impatto avrebbe liberato una quantitàdi energia pari a 100 milioni di megatoni di TNT. Questo avrebbe causato un'onda di calore che si sarebbe diffusa in poco tempo in tutto il globo, causando incendi e uccidendo tutti gli animali che non fossero stati in grado di proteggersi in acqua o di nascondersi sottoterra.
"L'energia cinetica generata dalla materia scagliata verso l'alto dall'impatto — spiega Robertson — si sarebbe dissipata sotto forma di calore nell'alta atmosfera mentre iniziava a cadere nuovamente verso la superficie. Si trattava di abbastanza calore da far diventare il cielo, normalmente blu, rosso per ore".
Le prove sono quelle di sempre: lo strato di iridio di origine asteroidale trovato in vari siti in tutto il mondo e le piccole sfere resti delle rocce vaporizzate dall'impatto e lanciate in traiettorie suborbitali. Solo che fino a oggi, poche teorie avevano cercato di spiegare nel dettaglio come gli effetti dell'impatto avessero portato all'estinzione alcune specie e non altre.
Dunque, gli uccelli primitivi, i mammiferi, i piccoli rettili e gli anfibi sarebbero sopravvissuti grazie alla loro capacitàdi nascondersi sotto terra o nell'acqua. I dinosauri non avevano invece la capacitàdi ricorrere a questi trucchi per nascondersi. Infine, passato il primo momento di pericolo, i primi avrebbero avuto anche una migliore capacitàdi adattamento alle mutate condizioni ambientali dei secondi.
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