Una ricerca ha consentito di individuare alcune caratteristiche delle malattie ereditarie che colpiscono i cani. Dati che potrebbero essere utili anche nella cura di malattie umane.
Sono diverse da quelle pensate fino a oggi le parentele tra le varie razze canine e i lupi. Lo ha scoperto Elaine Ostrander del Fred Hutchinson Cancer Research Center americano che ha studiato il genoma di 85 razze canine pure. L'obiettivo? Avere un pedigree genetico per i cani, che al pari di quello tradizionale basato sulle caratteristiche fisiche dell'animale, dovrebbe indicare parentele e origini dei nostri amici a quattro zampe, ma allo stesso tempo aiutare gli scienziati a studiare le malattie umane.
L'analisi, pubblicata su Science, ha già messo in relazione l'esistenza di parentele diverse da quelle conosciute finora tra le varie razze canine. Tanto per fare un esempio, i pastori tedeschi sono imparentati più alla lontana con i lupi di quanto siano i pechinesi. Inoltre è stato possibile dividere i cani odierni in tre rami relativamente recenti grosso modo identificabili come cani da caccia, da mandria e da guardia, più un quarto gruppo invece di origini più antiche, le cui radici sono rinvenibili in Asia e Africa.
Ancora, le differenze genetiche tra le varie razze sono molto più evidenti di quanto sembri. "Dal punto di vista genetico, gli animali di una razza sono molto più simili fra loro rispetto a un cane di un'altra razza. Si tratta di differenze molto più marcate di quelle che si possono notare in popolazioni umane che si sono evolute in continenti diversi", ha detto la Ostrander. Una scoperta sorprendente visto che molte razze sono state formalmente riconosciute e isolate soltanto nel Diciannovesimo secolo.
Lo studio genetico ha evidenziato infine le caratteristiche e l'origine di circa 350 malattie ereditarie che colpiscono gli animali. Questi dati potrebbero essere usati anche per comprendere meglio alcune malattie umane.
Sembrava che a fare la differenza di uomini e scimpanzé ci fosse appena un 1,5% del genoma. Un nuovo studio però mostra come le differenze sono più profonde di quanto si pensava e sono da cercare nel modo in cui dai geni si arriva alle proteine.
Ricercatori statunitensi hanno dimostrato che nella costruzione di un ricordo intervengono anche le zone del cervello che integrano gli stimoli olfattivi. E così che quando si richiama un ricordo si ha la sensazione di sentire gli odori associati ad esso.
L'onda di calore prodotta dall'impatto dell'asteroide caduto sullo Yucatan 65 milioni di anni fa avrebbe ucciso gran parte dei dinosauri in poche ore. La nuova ipotesi è stata pubblicata sul Bulletin of the Geological Society of America.
Grazie alla proteomica ricercatori italiani hanno isolato gli enzimi della flora fermentante del vino responsabili della produzione di istamina che provoca così tanti disturbi, fra cui quel fastidioso mal di testa.
I canali che si vedono sulla superficie del pianeta Marte potrebbero non essere solo il frutto di fiumi che in passato scorrevano sul pianeta. Una nuova ricerca attribuisce la topologia della superficie del pianeta anche a "fiumi di sabbia".
È un sasso spaziale di circa un chilometro di diametro che orbita tra la Terra e Mercurio e si spinge fino a soli 50 milioni di chilometri dalla nostra stella.
La missione del lander inglese destinato a scendere su Marte nel Natale scorso minata fin dall'inizio dalle scarse risorse. Lo dice un'inchiesta dell'Agenzia Spaziale Europea.
Il Commissario europeo Busquin pensa che sia possibile battere la concorrenza giapponese e costruire in Francia il reattore sperimentale a fusione nucleare.
I centri nervosi dove si formano i nostri rimpianti si trovano nella corteccia orbitofrontale. La scoperta pubblicata su Science da ricercatori francesi che hanno studiato il comportamento di alcuni volontari durante il gioco d'azzardo.
Svelato il mistero di un pozzo pieno di resti umani trovato in Spagna ad Atapuerca: probabilmente i corpi vi furono gettati dopo un massacro.
Per la prima volta si è seguito lo sviluppo della corteccia cerebrale dall'infanzia alla maturità grazie a una particolare risonanza magnetica. È stato così chiarito che anche il cervello ha bisogno di crescere per funzionare al meglio.
Un modellino per capire come funziona la pioggia incessante che va avanti da miliardi di anni sulla luna di Saturno. Una pioggia di polimeri che potrebbe nascondere la chiave della vita, sottoforma di goccioline di fango spaziale.
L'agricoltura dovrà sostenere due miliardi di persone in più nei prossimi trent'anni e per questa sfida saranno sempre più importanti le biotecnologie. Ma la Fao, nel suo rapporto annuale, denuncia la scarsità di studi sulle colture orfane, quelle che nutrono il terzo mondo.
Da sempre trascurato, l'inquinamento delle falde acquifere causato dal boro sarebbe quasi un'emergenza per i paesi del bacino del Mediterraneo. Un programma europeo ha raccolto dati dalle sorgenti di sei paesi.
Il campo magnetico terrestre oscilla sempre più? Niente paura, il vento solare è capace di generarne subito uno nell'alta atmosfera, capace di difendere la Terra dall'arrivo delle pericolose radiazioni spaziali.
Un auto solare da record. È la più veloce del mondo e ora si prepara a percorrere il tragitto più lungo mai fatto da un'auto senza benzina. Andrà dalla Grecia al Portogallo e viaggerà per due settimane attraverso 15 paesi dell'Europa occidentale.
Le emissioni di gas serra non dipendono solo da fabbriche e inquinamento. Una quota considerevole è anche rappresentata dal metano emesso dal bestiame di allevamento. E allora ecco un tipo di verdura che limita la produzione del gas e facilita la digestione delle mucche.
Un progetto dell'Esa per studiare la ricostruzione nello spazio di un ambiente naturale terrestre. A cominciare dal problema degli approvvigionamenti per i primi umani che colonizzeranno il Pianeta Rosso.