Quinta stagione di Che fine ha fatto Sedna, sulle frequenze di Radio Fragola di Trieste. Quest'anno la nuova rubrica "Pillole di sostenibilità" vi suggerisce piccole azioni quotidiane per una vita più ecosostenibile. Che fine ha fatto Sedna è in onda ogni venerdi alle 8.35 e in replica il sabato alle 12.10. Se vuoi ascoltare tutta la puntata schiaccia sul play qui sotto, puoi ascoltare anche solo le singole rubriche o le interviste cliccando sui nomi accompagnati dal megafonino che compaiono nel testo.
Per ascoltare direttamente da qui le puntate di Sedna, assicurati di avere l'ultima versione di Macromedia Flash Player installata.La Camera ha dato il via libera al decreto legge soprannominato ammazza precari che dal primo luglio bloccherà le assunzioni dei ricercatori. Gli altri, tutti quelli che non saranno stabilizzati entro quella data, saranno mandati a casa o, come ha dichiarato il ministro Renato Brunetta, cercheranno qualche altra cosa da fare, altri progetti, altre esperienze, magari in giro per il mondo. Intanto in tutta Italia ricercatori, professori e studenti scendono in piazza per dire no alla riduzione dei finanziamenti agli atenei, al blocco del turnover del personale, e a tutto il piano governativo che rischia di distruggere la ricerca scientifica italiana. Li sostiene la rivista scientifica Nature che in un editoriale avanza una critica molto dura al governo Berlusconi per riduzione dei fondi alla ricerca.
Ma chi sono i ricercatori precari? Sedna ha raccolto alcune voci nelle strade romane.
Ma è vero che le persone sono più libere e più produttive quando flessibili e che il precariato scientifico stimola il trasferimento di conoscenze dal mondo accademico a quello industriale? Lo abbiamo chiesto a Carolina Brandi, dell’Istituto di ricerca sulla popolazione e le politiche sociali del Cnr, autrice del libro Portati dal vento (Odradek Edizioni, 2006).
Seguo il mio sogno. Sto cercando l'onda perfetta
Sergio Bambarén
Il blog di ricercatori precari
Leggi anche
Vendesi ricerca precaria
Ricerca a rischio
Il diario del medico che ha fatto la volontà di Welby
di Gianna Milano e Mario Riccio, Sironi Editore (2008)
Il medico Mario Riccio, in prima persona, racconta il caso di Piergiorgio Welby: una morte che Piergiorgio stesso definiva opportuna. Una morte necessaria. Così come all'anestesista di Cremona, che si è assunto la responsabilità di ascoltare le richieste di Piergiorgio Welby, malato di distrofia muscolare progressiva, è sembrato necessario raccontare questa storia. La storia di un uomo che fino all'ultimo ha chiesto di poter continuare a governare la propria vita seppur immobilizzato da anni in un letto, incapace di respirare se non grazie a una macchina. Al diario del medico che ha fatto la volontà di Welby, si affiancano le puntuali riflessioni sulla bioetica in Italia della giornalista scientifica Gianna Milano. Il libro è il diario che Riccio ha tenuto durante i giorni della morte di Welby, nel dicembre 2006, e poi nei mesi successivi; un resoconto non solo della vicenda strettamente "medica", ma anche dell’aspro confronto che si è sviluppato in Italia a partire dall’appello di Welby fino all’iter processuale cui Riccio è stato sottoposto, fino alla sentenza di proscioglimento.
Sedna non ha dubbi in merito: meglio l'acqua del rubinetto, a casa e al ristorante. Sicura ed ecologica, non crea spazzatura e non deve essere trasportata su gomma. Resta un dubbio: gli amanti delle bolle dovranno per sempre rinunciare al loro vizio? Massimo Cirri, che insieme a Filippo Solibello conduce ogni giorno la popolare trasmissione radiofonica Caterpillar, in onda su Radio2, suggerisce una soluzione casalinga che mette assieme un vita ecosostenibile e la passione per l'acqua frizzante.
Sedna su Facebook, per diventare amic@ di Sedna su Facebook cerca Sedna Fragola.