Lo scorso 18 gennaio la regione Marche ha approvato una mozione con la
quale si impegna a “escludere espressamente da qualunque capitolato di
appalto, anche di enti collegati” l’acquisto di prodotti che fanno capo
alla multinazionale Nestlè. L’azienda è stata condannata varie volte da
Oms e Unicef per i comportamenti eticamente scorretti, soprattutto per
quel che riguarda la promozione dell’allattamento artificiale nei paesi
in via di sviluppo - e non solo. I promotori della decisione si stanno
ora muovendo perché venga adottata una politica nazionale che tenga
conto anche di principi etici nell’affidare gli appalti pubblici,
escludendo tutte quelle aziende, non solo la Nestlè, che attuano
politiche produttive e di promozione del prodotto che non rispettano
uomo e ambiente.
Questa settimana Sedna intervista
Michele Altomeni,
consigliere della regione Marche, primo promotore della mozione, che ci
racconta i contenuti della delibera e i prossimi passi che verranno
intrapresi a livello nazionale. In diretta telefonica,
Adriano Cattaneo,
medico e portavoce di Ribn, la Rete Italiana per il Boicottaggio alla
Nestlè, approfondisce il tema dei vantaggi dell’allattamento naturale
rispetto a quello artificiale e spiega in cosa consistano i
comportamenti scorretti della Nestlè e delle altre multinazionali del
latte.