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Sedna

Quinta stagione di Che fine ha fatto Sedna, sulle frequenze di Radio Fragola di Trieste. Quest'anno la nuova rubrica "Pillole di sostenibilità" vi suggerisce piccole azioni quotidiane per una vita più ecosostenibile. Che fine ha fatto Sedna è in onda ogni venerdi alle 8.35 e in replica il sabato alle 12.10. Se vuoi ascoltare tutta la puntata schiaccia sul play qui sotto, puoi ascoltare anche solo le singole rubriche o le interviste cliccando sui nomi accompagnati dal megafonino che compaiono nel testo.

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30 gennaio 2009

Il focus di Sedna

L'etica in una cellula

Staminalia

Qualcuno le chiama “cellule della discordia”: le staminali embrionali sono una delle ultime frontiere della ricerca in campo medico e secondo molti scienziati offrono grandi speranze per la cura di gravi patologie come quelle derivate da traumi del midollo spinale. Da alcuni anni ormai le staminali embrionali sono al centro di un acceso dibattito, che coinvolge soprattutto la comunità scientifica, i politici e la Chiesa cattolica. Motivo di discordia è infatti la necessità di estrarle da degli embrioni umani, quelli che giacciono in sovrannumero nelle cliniche per la fecondazione assistita e che comunque verrebbero distrutti.

Il dibattito ha avuto non poche ripercussioni politiche  sulla vita dei cittadini, ricordiamo per esempio in Italia l'approvazione della legge 40 del 2006, che ha limitato fortemente la possibilità di ricerca in questo campo. Silvia Garagna, biologa dell'Università di Pavia spiega ai nostri microfoni che cosa sono esattamente le cellule staminali embrionali e quali sono le loro potenzialità in medicina.

Forse però negli Stati Uniti il clima sulla spinosa questione sta cambiando: pochi giorni fa la Food and Drug Administration, l'ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, ha dato l'approvazione al primo trial clinico basato su cellule staminali embrionali. Questa decisione arriva a pochi giorni dall'insediamento a presidente degli Stati Uniti di Barack Obama. Obama già in campagna elettorale si era dichiarato favorevole alla sperimentazione su questo tipo di cellule, che invece era stata osteggiata dal suo predecessore George W. Bush. Siamo dunque a un giro di boa? Con Armando Massarenti, filosofo della scienza e responsabile della pagina “Scienza e filosofia” del Sole24ore Domenica e autore del libro Staminalia - le cellule etiche e i nemici della ricerca (Guanda, 2008), Sedna discute della situazione americana, ma soprattutto degli scenari presenti e futuri in Europa e Italia.


I politici hanno una loro etica. Tutta loro. Ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale

Woody Allen

2 minuti d'autore

La via lattea

La Via lattea

di Piergiorgio Odifreddi e Sergio Valzania, Longanesi (2008)


La Via Lattea non è solo la nostra galassia: è anche il nome che gli antichi davano al Cammino di Santiago, tra la Spagna e il Prortogallo, è il titolo di un film di Luis Buñuel del 1969, e adesso anche il titolo del libro di Piergiorgio Odifreddi e il Sergio Valzania. Il libro ripropone i dialoghi tra il matematico ateo Piergiorgio Odifreddi e il giornalista credente Sergio Valzania (e per un tratto lo storico cattolico Franco Cardini) che, insieme, tra il 24 aprile e il 26 maggio 2008, hanno percorso il Cammino di Santiago de Compostela, dando vita a continue e quotidiane schermaglie verbali su Radio3. Qui, i passi del cammino si intrecciano con dialoghi tra la scienza e la religione, di l'etica, la filosofia, la storia e l'arte, e la contrapposizioni fra la natura e Dio ha dato vita a pacifici duelli verbali ma anche ginnici.

Pillole di sostenibilità

Orti sostenibili

Semi nella rete

Siamo alla fine di gennaio e gli appassionati dell'orto si saranno già messi in moto: è ora di preparare gli attrezzi, pianificare le colture, concimare e procurarsi i semi giusti.

Quali sono gli accorgimenti per avere un orto a basso impatto ambientale? Quelche tempo fa vi abbiamo raccontato come fare il compost in casa per concimare la terra senza pesare sull'ambiente. Oggi invece parliamo di semi: ridurre l'impatto significa anche evitare quelli industriali (per intenderci, la classica bustina che trovate in agraria o al supermercato) e scegliere le varietà tipiche locali. In questo modo da un lato non si va a intaccare la biodiversità dell'area in cui viviamo e dall'altro si esce dalla schiavitù nei confronti delle multinazionali del seme, vito che queste specie locali sono conservate e propagate dagli stessi agricoltori.

Alberto Olivucci, presidente di Civiltà Contadina, un'0associazione che promuove la coservazione delle specie orticole locali italiane, ci spiega i vantaggi di far crescere nel proprio orto la verdura originaria della nostra zona geografica.


Chi fosse interessato può consultare il sito dell'associazione, dove si possono trovare indicazioni su come procurarsi le sementi, propagarle da una stagione all'altra e molti altri consigli utili per l'orto.

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