Fra i tanti effetti del riscaldamento globale c'è anche quello di anticipare le stagioni
Siete già stufi dell'inverno? Niente paura, quest'anno la bella stagione arriverà prima, come sostiene una ricerca dell'Università di Harvard e dell'Università della California. Certo, questa può essere una buona notizia per i freddolosi, ma non lo è per il nostro pianeta: negli ultimi cento anni la temperatura globale è cresciuta di quasi un grado centigrado e mezzo e se questo trend non si fermerà, potrebbero esserci forti ripercussioni sulla vita dell'intero Pianeta.
Oltre all'innalzamento della temperatura, negli ultimi 50 anni si sono osservate primavere sempre più precoci. In realtà secondo il nuovo studio pubblicato su Nature ogni stagione sta iniziando in anticipo.
La ragione non è del tutto chiara, ma gli esperti credono che sia collegata al Norther Annular Mode (NAM), delle masse d'aria che ogni anno si spostano seguendo un preciso percorso nell'emisfero boreale. Il NAM sta provocando venti invernali più forti, spostando così l'aria più calda degli oceani sopra i continenti, e innalzando perciò la temperatura invernale - e forse anticipando l'arrivo della primavera -.
Le primavere premature però significano anche terreni che si asciugano prima, e più asciutta è la terra maggiore è la sua capacità di assorbire il calore. Questa combinazione provoca l'anticipo della bella stagione ed estati siccitose, come spiega Inez Fung, fra gli autori della ricerca. “Visto che il terreno è secco, diventa anche più caldo. Se diventa più caldo, l'evaporazione [della pioggia e della neve invernale] è più rapida,” spiega la scienziata. “C'è davvero il rischio di avere presto siccità sempre più frequenti, più intense e più lunghe.”
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