Deciso per il 2010 il lancio in orbita dell'esperimento Alpha Magnetic Spectrometer, che vede un'ampia collaborazione italiana
La NASA ha reso noto il nuovo manifesto dei voli dello shuttle, che prevede il lancio, nel settembre 2010, dell’esperimento AMS (Alpha Magnetic Spectrometer) realizzato in gran parte dall’Agenzia Spaziale Italiana e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
AMS andrà a caccia di nuclei di antiatomi nell’Universo, di tracce di materia oscura e farà misure di raggi cosmici di alta energia.
L’ esperimento AMS è uno strumento realizzato in gran parte in Europa e il contributo finanziario italiano è pari al 25 per cento del totale. A portare in orbita AMS sarà lo shuttle Endeavour che porterà lo strumento sulla Stazione Spaziale Internazionale.
La Collaborazione Internazionale che ha realizzato lo strumento AMS è diretta dal Premio Nobel Samuel C. C. Ting (MIT/CERN) mentre il deputy spokesperson è un italiano, Roberto Battiston dell’ Università ed INFN di Perugia. AMS sarà messo in orbita nell’ambito di un accordo tra la NASA ed il Dipartimento dell’Energia (DoE) USA. E’ dedicato a misure di precisione dei raggi cosmici di alta energia, alla ricerca di tracce di antimateria nucleare e di dati sull’origine della materia oscura, il tipo di materia che corrisponde al 23% della massa totale dell’ Universo ma che non emette radiazioni che la rendano osservabile.
“Nonostante i recenti, straordinari progressi scientifici, lo studio
delle particelle elementari e delle forze fondamentali ci pone domande
a cui non sappiamo dare risposta: che fine ha fatto l' antimateria, che
cosa sono la materia oscura e l'energia oscura" commenta Roberto
Battiston dell’INFN-.
L’Italia con INFN e ASI è stata responsabile per la realizzazione dei principali strumenti a bordo di AMS: il sistema di Tempo di Volo ed il sistema ad Anelli di Luce Cerenkov, realizzati dalla Sezione INFN di Bologna, il Tracciatore al Silicio realizzato dalla Sezione INFN di Perugia, il Calorimetro Elettromagnetico realizzato dalla Sezione INFN di Pisa. Importanti contributi nella parte informatica e di monitoraggio a bordo sono stati dati anche dalle Sezioni INFN di Milano e di Roma La Sapienza. L’industria spaziale nazionale (CGS, CAEN Space e G&A Engineering) ha contribuito in maniera determinante alla realizzazione del sistema termico, dell’ elettronica qualificata per lo spazio e dei rivelatori a silicio situati nel “cuore” di AMS.
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