Chissà cosa avrebbero pensato i clienti se avessero saputo che proprio sotto ai loro piedi, pochi metri sotto le fondamenta del vecchio negozio May Co., riposava Zed, un mammut colombiano – una specie di elefante estinto verso la fine dell'ultima era glaciale - vissuto forse addrittura 40.000 anni fa. E con lui una tigre dai denti a sciabola, un leone nord americano, numerose tartarughe, pesci, lumache, vongole, alberi...

Solo dopo la demolizione dell'edificio tutto questo ben-di-dio – almeno dal punto di vista del paleontologo - è emerso. Non lontano dal sito di La Brea, una vasta area coperta da pozzi di bitume dove cento anni fa sono stati scoperti 34 scheletri di mammut, questo deposito di fossili rappresenta oggi un'occasione unica per i ricercatori. Negli scavi più vecchi infatti i fossili di piccole dimensioni sono stati gettati via per recuperare quelli delle grandi bestie. Oggi però grazie a nuove tecniche di scavo è possibile conservare anche i ritrovamenti più piccoli.

“Abbiamo oggi l'opportunità di ricavare una fotografia dettagliata della vita nel periodo che va da 10.000 a più di 40.000 anni fa,” ha spiegato John Harris, curatore capo del Museo Page, situato proprio nel sito di La Brea. I fossili sono già stati tutti rimossi – per fare spazio a un parcheggio, il motivo iniziale per cui si è cominciato a scavare in quest'area – e sono ora conservati nei magazzini del museo. Qui potete trovare una galleria di immagini dei fossili.

I paleontologi hanno già iniziato a esaminare Zed, il mammut alto più di 3 metri, morto all'età di poco meno di 50 anni e sofferente di artrite. Come molti altri suoi compagni Zed è probabilmente rimasto intrappolato nelle pozze di bitume caratteristiche di questa zona e che sono anche il motivo per cui tanti scheletri sono giunti fino ai nostri giorni: se da un lato hanno spesso provocato la morte per annegamento, stanchezza o fame di molte bestie infatti, ne hanno anche conservato a lungo i resti.