Cinque milioni d'anni fa lo stretto di Gibilterra era chiuso e il Mar Mediterraneo era all'asciutto
Sembra impossibile immaginarlo senz'acqua, eppure il Mediterraneo cinque milioni d''anni fa aveva un aspetto decisamente diverso. La riduzione dei livelli marini, in quel periodo, con la conseguente diminuzione del peso delle masse che gravavano sulla superficie terrestre ha provocato un innalzamento della crosta terrestre che ha chiuso lo stretto di Gibilterra, l'angusta via di comunicazione fra le acque dell'oceano atlantico e quelle del mediterraneo. L'evaporazione poi ha fatto il resto del lavoro, fino al completo prosciugamento del nostro caro mare.
Rob Govers dell'Università di Utrecht pubblicherà queste sue conclusioni nel numero di febbraio della rivista Geology. Il bacino del Mar Mediterraneo è rimasto separato dall'Atlantico per 170.000 anni. Un po' come oggi, la quantità d'acqua che milioni d'anni fa evaporava dal Mediterraneo era superiore a quella che entrava attraverso lo stretto. La diminuzione del peso delle acque ha innescato un feedback positivo: meno acqua significava minor peso sulla crosta terrestre che si è alzata fino alla chiusura completa di Gibilterra con la conseguente accelerazione del processo di prosciugamento. Nel momento in cui lo stretto si è chiuso del tutto infatti le acque sono evaporate completamente.
Dopo 170.000 anni Oceano atlantico e Mediterraneo sono tornati nuovamente in comunicazione e il bacino si è riempito nuovamente. Secondo Govers nel ripristino dello scambio delle acque ha avuto un ruolo cruciale il movimento della crosta terrestre. La piattaforma africana si muove infatti sotto quella eurasiatica proprio sotto Gibilterra e potrebbe aver trascinato giù lo stretto. Per provare queste sue ipotesi Govers ha usato delle visualizzazioni della crosta terrestre e delle misure gravitazionali che indicano la presenza di masse pesanti a circa 400 chilometri di profondità in quell'area.
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