Il genoma dei primi abitanti dell’Europa, i Neandertal, è stato decodificato completamente
A Chicago, al Convegno annuale dell’American Association for the Advancement of Science, Svante Pääbo, antropologo dell’Istituto Max Planck di Antropologia evolutiva di Leipzig in Germania, ha presentato il genoma completo dei Neandertal.
Si tratta di una sequenza di 38.000 anni fa ed è il primo genoma codificato di un organismo estinto e, pur essendo ancora solo una bozza, permetterà di comprendere con una precisione inimmaginabile anche solo 10 anni fa chi erano e come vivevano questi antichi umani scomparsi circa 25.000 anni fa.
Finora Pääbo e colleghi hanno sequenziato 3 miliardi di lettere di DNA che rappresentano il 60% di un esemplare maschio di Neandertal rinvenuto nella grotta di Vindjia in Croazia, e alcuni milioni di lettere provenienti da altri individui. La ricerca continuerà con l’analisi del genoma di tutti e quattro gli esemplari a disposizione del gruppo di Pääbo.
Le analisi precedenti del DNA di esemplari di Neandertal erano state effettuate su DNA mitocontriale, una parte del DNA che viene trasmesso esclusivamente per via materna. Oggi è stato possibile analizzare anche il DNA nucleare, che è circa 180.000 volte più lungo di quello mitocondriale.
Le domande a cui gli antropologi tentano di rispondere e alle quali queste ricerche gentiche potranno dare delle risposte convincenti riguardano gli eventuali interscambi tra Neandertal e i nostri progenitori Sapiens che per un periodo hanno coabitato l’Europa, la capacità di parlare una lingua, la presenza di geni che causano l’invecchiamento del cervello e malattie come l’Alzheimer ecc. In sostanza su tutti i fattori che rendono umani gli umani. Le risposte cominceranno ad arrivare con la pubblicazione dei risultati della ricerca di Pääbo previste per la fine dell’anno, ma saranno naturalmente necessarie ulteriori indagini per chiarire e approfondire. Nel frattempo possiamo leggere il bel libro di Guido Barbujani, Europei senza se e senza ma (Bompiani, 2008), che racconta la storia dei primi abitanti umani del nostro continente.
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