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Parlo russo, vedo blu

Secondo un nuovo studio il linguaggio influisce sul modo in cui si percepiscono i colori

Percezione dei colori


Il linguaggio potrebbe influire sul modo in cui ognuno di noi vede il mondo. Un nuovo studio sulla percezione dei colori ha evidenziato che i russi, i quali non hanno un singola termine per indicare il “blu”, distinguono il blu chiaro dal blu intenso in maniera diversa rispetto agli individui di madre lingua inglese.

La lingua russa distingue il blu chiaro, che si dice “goluboy”, dal blu scuro che è invece “siniy”. Jonathan Winawer e colleghi del MIT, negli Stati Uniti, hanno svolto un’indagine per vedere se questa distinzione linguistica aveva qualche influenza sulla percezione dei colori.

Il team ha reclutato 50 persone provenienti dall’area di Boston, nel Massachusetts, negli Stati Uniti, di cui circa la metà erano di madre lingua russa.

I volontari, osservando tre quadrati blu su uno schermo, dovevano indicare se il singolo quadrato in alto era uguale, in termini di intensità, a uno dei quadrati in basso a destra o a sinistra, premendo un bottone. In tutto c’erano 20 diverse sfumature di blu.

I soggetti hanno completato due tipi di test: in una versione i tre quadrati avevano tonalità simili, mentre nell’altro il quadrato singolo era molto diverso dagli altri e si doveva, per esempio, distinguere il blu intenso dal celeste.

Gli individui di lingua inglese non si sono dimostrati migliori nel riconoscere il blu chiaro dal blu scuro di quanto non lo fossero nell’indicare la differenza tra i blu di intensità simile.

In confronto le persone di lingua russa, sono state più veloci del 10 percento nell’identificare il celeste (goluboy) dal blu notte (siniy) rispetto alla distinzione tra colori della stessa categoria.

“E’ la prima volta che si è dimostrata una differenza nella percezione dei colori collegata al linguaggio, in uno studio in cui i volontari avevano dei compiti oggettivi” ha commentato Winawer.

Tuttavia, se agli individui di madre lingua russa si dava l’incarico di memorizzare un numero di otto cifre mentre identificavano i colori, si annullava la differenza dimostrata tra i due test.

Secondo Winawer questo succede perché la concentrazione richiesta per memorizzare i numeri interferisce con le capacità verbali, annullando la marcia in più che hanno i russi nel distinguere le diverse tonalità di blu.

Journal reference: Proceedings of the National Academy of Sciences (DOI: 10.1073/pnas.0701644104)

Roxanne Khamsi

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