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Perchè siamo più belli dell'uomo di Neanderthal

Uno studio dimostra che dietro all'evoluzione del cranio degli esserei umani si nascondono processi casuali, guidati dalla deriva genetica.

Ritratto di uomo di Neanderthal

Secondo le più recenti scoperte, dobbiamo ringraziare il caso se il nostro viso non assomiglia a quello lungo e sgraziato dell'uomo di Neanderthal, ovvero la specie sviluppatasi tra i 200.000 e i 40.000 anni fa, che ha preceduto quella dell'Homo sapiens.

Uno studio statistico ha infatti dimostrato che le differenze nella struttura del cranio tra la nostra specie e quella Neanderthalense non sono state generate da processi di selezione naturale, come è avvenuto nel corso dell'evoluzione per la maggior parte delle caratteristiche del nostro corpo.

Secondo lo studio, le caratteristiche fisiche del cranio sono andate cambiando seguendo la deriva genetiva, ovvero un processo totalmente casuale che sta alla base della variazione di alcuni geni, e che avviene senza "spinte" o stimoli esterni e ambientali identificabili.

Alcuni antropologi avevano provato a studiare le differenze del cranio proprio attraverso i criteri di deriva genetica, riscontrati ad esempio nell'uso che gli uomini di Neanderthal facevano dei loro denti come veri e propri attrezzi, comparato all'uso che se ne ha iniziato a fare in tempi più moderni per parlare.

Per scoprire se la variazione genetica poteva davvero essere la causa, Timothy Weaver dell'Università della California, negli Stati Uniti, insieme ai suoi colleghi ha comparato 37 misurazioni dei crani di varie popolazioni umane attuali con quelle di popolazioni appartenenti alla specie di Neanderthal.

Dopo aver comparato le principali differenze tra Homo sapiens e Homo neanderthalensis, con quelle con le popolazioni umane attuali, hanno concluso che alla base dei cambiamenti è proprio la deriva genetica.

Lo sviluppo della cultura ha indebolito l'influenza dei fattori ambientali sull'uomo di Neanderthal, cosi come sulle specie umane moderne, spiega Weaver. 

Ma le due specie hanno iniziato a differenziarsi geneticamente solo quando nel corso dell'evoluzione si sono definitivamente allontanate e separate una dall'altra.

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