Lo rivela uno studio tedesco che dimostra come gli scimpanzé siano incapaci di provare empatia. Se questo li rende meno cattivi, inibisce pure la loro propensione all'altrusimo.
Una volta era facile dividere gli uomini dalle bestie. Poi abbiamo capito che anche gli animali possono provare emozioni profonde e comunicare attraverso il linguaggio. Ma c’è una cosa che ci distingue anche dai nostri parenti più stretti, gli scimpanzé: la nostra abilità nel fare i dispetti.
Il team di Keith Jensen del dipartimento di antropologia del Max Planck Institute di Lipsia, in Germania, ha condotto esperimenti durante i quali mettevano un tavolo pieno di cibo davanti alla gabbia di uno scimpanzé.
Legata al tavolo vi era una corda che l’animale poteva tirare in modo da far cadere il cibo dalla sua collocazione. Ovviamente lo scimpanzé resisteva all’impulso di far crollare il tavolo finché il cibo restava alla sua portata. Ma quando i ricercatori spostavano il cibo dalla parte opposta del tavolo, lo scimpanzé, evidentemente frustrato, lo faceva cadere soltanto nel 30 per cento dei casi.
In un altro esperimento i ricercatori hanno disposto un secondo scimpanzé ingabbiato dalla parte opposta del tavolo. In questo caso il movimento del cibo andava a tutto vantaggio del nuovo arrivato e si allontanava dal primo scimpanzé. Se soltanto questi avesse voluto essere cattivo, avrebbe semplicemente potuto tirare la corda e impedire al suo simile di nutrirsi. Eppure lo scimpanzé faceva cadere il tavolo solo nel 30 per cento dei casi, mostrando lo stesso livello di frustrazione dell’esperimento precedente.
Nel momento in cui, però, l’altro scimpanzé provava ad avvicinare a sé il cibo con la propria corda, il primo reagiva con rabbia e faceva crollare il tavolo nel 50 per cento dei casi.
Per Jensen il dispetto cattivo è una reazione assai comune negli esseri umani. “Immaginatevi bambini alla vostra festa di compleanno – spiega Jensen – mentre vostra madre vi porta la torta. Adesso immaginate che ve la sottragga e la ceda a un altro bambino. Non è colpa sua, ma sareste comunque arrabbiati con lui per la sua buona sorte. Gli scimpanzé, al contrario, non stanno a guardare chi ha la torta, ma solo chi gliela sottrae”. In altre parole gli scimpanzé non riescono a vedere le cose da un altro punto di vista.
Per Rufus Johnstone, ecologo comportamentista dell’Università di Cambridge, UK, l’assenza di empatia che negli scimpanzé non fa provare cattiveria, inibisce anche i comportamenti altruistici. “Ci sono esperimenti – rivela Johnstone – che danno agli scimpanzé la possibilità di essere generosi senza rimetterci niente. Ebbene, non sono interessati all’articolo! Non hanno la propensione all’altruismo che abbiamo noi esseri umani”.
“Questo è lo stadio in cui le cose si fanno complicate – ammette Jensen – perché altri scienziati hanno dimostrato che gli scimpanzé sono altruisti. Potrebbe darsi che alcuni ricercatori non facciano bene il loro lavoro, ma è un'interpretazione che a noi non piace. Forse negli scimpanzé la tendenza all’altruismo si manifesta in un numero di casi inferiore a quanto faccia in noi”.
Grazie a queste rivelazioni gli scienziati potrebbero aver dimostrato che gli uomini sono gli unici a provare una certa serie di emozioni interconnesse. “Ovviamente permangono tante differenze – chiosa Jensen – perché gli esseri umani calcolano anche le conseguenze che potrebbero coinvolgere il prossimo. L’altruismo è la parte virtuosa di questi processi, mentre la cattiveria è il suo gemello siamese che non si può separare”.
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