Un team di esperti è al lavoro per cercare di svelare i segreti delle onde più alte
Le previsioni delle onde anomale potrebbero essere possibili entro i prossimi dieci anni, aumentando la sicurezza delle rotte marittime. E' questa l'opinione di Wolfgang Rosenthal, un esperto tedesco che lavora in un team chiamato Maxwave nel tentativo di censire questi misteriosi fenomeni oceanici. Per decenni gli scienziati sono stati piuttosto scettici sull'esistenza di queste onde. Alcuni modelli matematici infatti sembravano indicare che fossero eventi molto rari, che potevano comparire solo una volta ogni diecimila anni. Ormai però si sono registrati molti casi di incidenti e si sta finalmente cercando di scoprire qualche cosa di più.
L'ultimo è avvenuto al largo delle coste della Georgia (Usa) nell'aprile dello scorso anno e ha coinvolto la Norwegian Dawn, una nave da crociera. Ma tra i bastimenti colpiti ci sono anche navi italiane, come il transatlantico Michelangelo che nel 1966 ha dovuto registrare la perdita di un uomo dell'equipaggio e due passeggeri. Tra le onde più alte, si deve ricordare una nel 1995 nel Mare del Nord, alta circa 84 piedi cioè 25 metri e una nel 2000 al largo della Scozia alta circa 28 metri (95 piedi).
Dagli studi condotti dal team Maxwave sono emerse alcune regolarità. Di solito le onde compaiono in quelle regioni dove sono più forti le correnti marine, in particolare al largo del Sudafrica nella zona delle Agulhas, a Kuroshio in Giappone e lungo la Corrente del Golfo, in particolare al largo della costa orientale degli Usa e nella zona delle Bermude. "Le forti correnti oceaniche focalizzano le onde anomale un po' come un vetro focalizza la luce del Sole", spiega Bengt Fornberg, un matematico dell'Università del Colorado.
Da questi dati si è potuto ricavare qualche ipotesi che spieghi il motivo della comparsa di queste onde. A quanto pare, il momento più favorevole si ha quando le correnti più forti incontrano dei venti altrettanto forti che soffiano però in direzioni opposte. Questo accade in particolare nella zona delle Agulhas, attraversata in particolare dalle petroliere. Qui ogni anno tre o quattro grosse navi rimangono pesantemente danneggiate da tempeste all'interno delle quali si formano due o tre onde anomale particolarmente alte.
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