L'età stimata fino a oggi sulla base dei crateri di impatto potrebbe essere sbagliata: molti crateri infatti sarebbero stati calcolati male.
Il metodo usato finora dagli scienziati per stimare l'età di una superficie planetaria potrebbe essere sbagliato e questo farebbe cambiare completamente la datazione di alcune aree del suolo marziano. Sono queste le conclusioni di uno studio condotto da Al McEwen dell'Università dell'Arizona di Tucson. Per stimare l'età di una regione marziana, i geologi contano il numero di crateri provocati dalle meteore, sulla base che maggiore è il numero di crateri, più vecchia è la regione perché maggiore è il numero di meteore che ci è caduto sopra. Questo metodo offre un confronto, indicando quali aree della superficie del pianeta rosso sono più vecchie di altre. Per avere l'età assoluta di ogni regione, è necessario però fare un altro confronto, in questo caso con i crateri lunari la cui età è già stata determinata in alcuni casi con una certa precisione.
Assumendo che il tasso di impatti meteorici in certe epoche geologiche è stato grosso modo uguale in tutto il Sistema solare interno è possibile passare dall'età dei crateri lunari (stimata attraverso le rocce riportate sulla Terra dagli astronauti del programma Apollo), a quella dei crateri marziani.
Secondo McEwen e Nadine Barlow della Northern Arizona University di Flagstaff, c'è però un errore: non si tiene conto del fatto che molti piccoli crateri non si sono formati direttamente dall'impatto di meteoriti ma dalla ricaduta di materiale scagliato in alto dall'impatto principale.
Questi crateri secondari sembrano molto evidenti in alcune immagini della sonda Mars Odyssey. I ricercatori pensano che la grande maggioranza dei crateri più piccoli di 2 chilometri siano crateri secondari. McEwen ad esempio ha studiato un cratere da 10 chilometri ed è giunto alla conclusione che l'impatto avrebbe creato qualcosa come milioni di crateri secondari a distanza anche di migliaia di chilometri dal punto di impatto.
Che cosa cambia per la superficie di Marte? Si pensava ad esempio che alcune regioni prive di crateri non fossero più vecchie di 150 000 anni. Ora secondo McEwen potrebbero esserlo di 10 milioni. Cosa che farebbe rivedere anche tutte le ipotesi sulla durata dell'attività geologica e vulcanica del pianeta.
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