La conferma arriva dalla composizione della piccola luna: il rapporto tra la roccia e il ghiaccio indica che si è formata nella fascia di Kuiper.
La piccola luna Phoebe non appartiene al sistema di Saturno, ma è stata catturata dalla sua forza di gravità e proviene dalle lontane regioni al confine del Sistema solare, quelle della cintura di Kuiper. Sono queste le conclusioni di uno studio pubblicato sulla rivista "Nature" da Brad Dalton, un geofisico del SETI Institute californiano.
Secondo Dalton, questo grosso pezzo di roccia è stato catturato dopo la formazione del Sistema solare e si differenzia dalle altre lune di Saturno per essere composta più da roccia che da ghiaccio. Le analisi dei dati raccolti dalla sonda Cassini mostrano infatti che il rapporto ghiaccio/roccia è molto simile a quello dei corpi celesti più antichi, i rimasugli dell'antica nebulosa dalla quale si è originato il Sistema solare, piuttosto che a quello degli altri oggetti presenti attorno a Saturno. E i resti dell'antica nebulosa che ha generato il Sole e i pianeti che girano intorno si trovano in grande quantità nella cintura di Kuiper, una fascia ricca di corpi celesti situata poco oltre l'orbita di Nettuno.
Con un diametro di soli 200 chilometri, Phoebe aveva già fatto sospettare gli scienziati di appartenere a un'altra regione: il suo moto attorno a Saturno è infatti l'opposto di quello degli altri satelliti e orbita con un angolo più grande degli altri rispetto all'equatore del gigante gassoso. I dati di Cassini confermano quindi questa ipotesi. Phoebe sarebbe stata catturata miliardi di anni fa durante un avvicinamento al Sole dovuto probabilmente all'influenza della gravità di Nettuno. Lo spostamento di questi oggetti dalla fascia di Kuiper verso orbite più interne è infatti tutt'altro che raro.
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