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Presentato l'osservatorio sottomarino Nemo

Frutto di una collaborazione tra INGV e INFN, Nemo studierà terremoti, vulcani e neutrini e avviserà del rischio tsunami.

L'osservatorio sottomarino Nemo, realizzato dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, è stato presentato nei giorni scorsi. Nemo, collocato a 25 chilometri al largo della costa siciliana, di fronte a Catania, a 2000 metri di profondità, ha una doppia funzione: da un lato, sorveglierà i terremoti sottomarini e i maremoti (con il compito sia di inviduare eventuali tsunami sia di smentire i falsi allarmi), dall'altro osserverà il flusso di neutrini ad alta energia provenienti dalla parte opposta del pianeta.

La struttura dispone per questo di 5000 rivelatori ottici in grado di captare i deboli lampi di luce prodotti dall'interazione tra una piccolissima percentuale di neutrini che attraversano il pianeta e l'acqua. Per le osservazioni sismologiche, invece Nemo dispone di un sismografo a tre componenti e a larga banda, in grado di percepire i movimenti del fondo e dell'acqua in tutte le direzioni, di un gravimetro, di un magnetometro e di un termometro speciale per rilevare la temperatura dell'acqua.

La scelta di andare sul fondo del mare per studiare i neutrini, dipende dalle caratteristiche di queste particelle. I neutrini sono, dopo i fotoni, le particelle più abbondanti dell'Universo, ma anche tra le più elusive. In un secondo, solo attraverso la punta di un dito si calcola che passino 60 miliardi i neutrini, ovviamente senza lasciar traccia. Il problema è infatti che i neutrini interagiscono molto debolmente con le altre particelle presenti nel cosmo, e dunque lasciano pochissime di quelle tracce che servono ai ricercatori per risalire alle loro caratteristiche. Gli esperimenti che studiano i neutrini possono svolgersi solo in ambienti estremamente protetti come nelle viscere delle montagne o le profondità marine.

3 maggio 2005

Raggi X hanno plasmato il Sistema solare

Individuati su stelle giovani simili al Sole dei brillamenti solari molto più grandi di quelli che si registrano oggi. Per gli astronomi potrebbero aver influenzato la posizione dei pianeti.

11 maggio 2005

No degli scienziati al MIT europeo

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10 maggio 2005

Centrali eoliche: rischio per gli uccelli

I siti delle centrali devono essere scelti con molta cura, per evitare l'impatto sulle popolazioni di uccelli.

9 maggio 2005

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9 maggio 2005

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6 maggio 2005

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6 maggio 2005

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5 maggio 2005

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5 maggio 2005

Svelata l'origine degli abitanti del Madagascar

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3 maggio 2005

La Terra assorbe pi&#249 energia di quanta ne emette

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29 aprile 2005

Poco ozono sull'Europa

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28 aprile 2005

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27 aprile 2005

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26 aprile 2005

Primo successo per la Grid

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26 aprile 2005

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