Una parte del mondo scientifico ritiene che ormai i dati dimostrino l'impatto dei cambiamenti climatici sugli uragani tropicali.
Sebbene non ci siano dati certi sul fatto che il riscaldamento globale possa aumentare il numero di uragani, alcune ricerche stanno puntando il dito su un altro punto: ad aumentare potrebbe essere non la frequenza ma l'intensità di questi distruttivi eventi atmosferici.
Secondo Kevin Trenberth, un ricercatore del National Center for Atmospheric Research in Boulder, Colorado, i cambiamenti climatici determinando un riscaldamento ulteriore delle acque tropicali degli oceani, causeranno anche un aumento dell'intensità degli uragani e delle precipitazioni. A dimostrarlo alcune simulazioni condotte a Boulder da Trenberth e dai suoi colleghi. Lo stesso ricercatore pensa che l'aumento nell'intensità delle tempeste atlantiche registrato negli ultimi dieci anni sia dovuto all'aumento delle temperature superficiali dell'Oceano Atlantico e quindi dell'evaporazione.
"Ogni forma di evento atmosferico è influenzato dal riscaldamento globale e quindi anche gli uragani", dice Trenberth, che però si è trovato di fronte all'atteggiamento scettico di molti colleghi.In un articolo pubblicato sulla rivista Bullettin of the American Meteorological Society, due studiosi di meteorologia, Chris Landsea e Kerry Emanuel, sottolineano come i dati siano troppi scarsi e risalgano a troppo poco tempo fa per giungere alla conclusione che gli uragani sono influenzati dal riscaldamento globale.
In particolare, secondo la loro opinione, i cambiamenti registrati sono così piccoli, che potrebbero dipendere dalla normale variabilità annuale all'interno di un trend preciso, piuttosto che dall'influenza di altri fattori. Una posizione che non convince Trenberth il quale ritiene che essendo gli uragani pochi e i cicli molto variabili, individuare un trend preciso per questi fenomeni atmosferici sia impossibile.
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