Una macchia nera su una foto della sonda Cassini potrebbe svelare l'esistenza di un lago di idrocarburi sulla superficie della luna di Saturno.
Un punto nero su una delle immagini della sonda Cassini potrebbe rappresentare quello che gli scienziati cercavano da tempo ma ancora non sono riusciti a trovare: mari o laghi di idrocarburi su Titano.
Prima dell'arrivo della sonda Cassini-Huygens gli scienziati pensavano che la luna gigante di Saturno fosse coperta da mari di idrocarburi. I passaggi ravvicinati di Cassini e la discesa del lander Huygens hanno dimostrato invece che non è così. Le ultime foto raccolte da Cassini però sembrano avere individuato almeno un lago. O almeno quello che potrebbere essere un lago.
Si tratta di una macchia nera in alto a sinistra in un'immagine della sonda: la macchia è di 235 chilometri per 75. Gli scienziati però sono molto cauti: potrebbe trattarsi soltanto di un deposito vulcanico più scuro rispetto al terreno circostante, raccolto all'interno di una caldera.
"È una caratteristica unica della superficie di Titano almeno fino a questo momento", dice Elizabeth Turtle dell'University of Arizona. "Il suo perimetro assomiglia i modo intrigante a quello dei laghi terrestri e sembra essere addolcito dall'erosione dell'acqua e dai depositi di terreno". Il supposto lago si trova nella regione più nuvolosa di Titano, quella verso il Polo Sud: nella foto si vedono anche alcune nuvole in basso a destra. Si tratta della regione dove con maggiore probabilità si potrebbero verificare precipitazioni di metano.
Un'ipotesi alternativa sottolinea però che ora il lago potrebbe essere asciutto e quello che rimane sono i fondali coperti da depositi neri. Il mistero comunque potrebbe essere svelato fra breve, quando Cassini nei suoi passaggi ravvicinati su Titano si troverà nella posizione più favorevole per esaminare le regioni dell'emisfero meridionale. L'obiettivo in questo caso sarebbe riuscire a individuare dei riflessi dal lago, che indicherebbero la presenza di liquidi.
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