Un rapporto del governo inglese rivela che il lander marziano è stato costruito contrariamente al parere dell'ESA, che a sua volta lo ha gestito come un'appendice di Mars Express.
Il rapporto finale sul disastro del lander marziano Beagle 2 afferma che "la sonda non avrebbe mai dovuto essere costruita". Beagle 2 era stato portato su Marte dalla nave spaziale europea Mars Express e doveva scendere sul pianeta rosso il giorno di Natale del 2003. Il lander britannico però è andato distrutto nel corso della discesa nell'atmosfera marziana.
L'Agenzia Spaziale Europea (ESA)e il governo britannico hanno allora dato il via a una inchiesta per valutare le responsabilità. Il rapporto, completato nell'aprile del 2004 dall'ispettore generale dell'ESA Renè Bonnefoy, non è stato pubblicato fino a che la rivista "New Scientist" non ha costretto il governo britannico, sulla scorta del Freedom of Information Act, a rivelarlo al pubblico.
Secondo i membri del team di Beagle 2, il rapporto non contiene informazioni "importanti dal punto di vista commerciale", come aveva detto il governo inglese nel negarne la pubblicazione. Contiene però una serie di rivelazioni imbarazzanti sul ruolo dell'ESA e del governo britannico nella costruzione del lander. Anzitutto, nel 1997 l'ESA aveva stabilito che la missione non avrebbe potuto avere luogo, se il team britannico non avesse trovato i fondi per il finanziamento del progetto. Eppure nel 1999, l'ESA contravvenendo alle sue stesse disposizioni aveva approvato la missione, anche se erano stati trovati solo 6 milioni di sterline sui 42 del costo totale.
Il rapporto conclude dicendo che l'Agenzia spaziale europea ha fatto anche un altro fondamentale errore e cioè quello di considerare Beagle 2 non come una nave spaziale a sé, ma come un esperimento imbarcato su Mars Express. Dal punto di vista tecnico, invece, non ci sono novità su che cosa sia andato storto nella discesa. Anche perché dopo il distacco da Mars Express non è stato più possibile ottenere alcun dato dalla sonda inglese.
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