L'ESA vuole far scendere alcune sonde sulla superficie marziana entro il 2013.
L'Agenzia Spaziale Europea ci riprova. Dopo il fallimento di Beagle 2 il Natale del 2003, l'ESA ha deciso di lanciare una nuova missione con a bordo un rover. Il lancio è previsto per il 2011 e la discesa su Marte per il 2013. Il rover costerà circa 500 milioni di euro e avrà il compito di "annusare" l'aria marziana in cerca di segni di attività biologica e ascoltare il suolo in cerca di segni di attività sismica.
Il sito di atterraggio deve essere ancora scelto da un comitato di esperti dell'agenzia spaziale. L'architettura finale della missione comunque non è ancora decisa. Sono in ballo diverse opzioni. La prima si chiama ExoMars, un rover che avrà la possibilità di connettersi per l'invio di dati a un orbiter attorno a Marte (nella sua versione più completa) o ad altre sonde già presenti in orbita attorno al pianeta nella sua versione "leggera".
Un'altra ipotesi è quella di BeagleNet una coppia di lander dotati anche di rover che dovrebbero portare a bordo la generazione più avanzata di strumenti imbarcati anche su Beagle 2. Tra gli strumenti, ci sarà uno che cercherà tracce di ossidi nel suolo marziano, un altro che cercherà nei gas atmosferici tracce di vita e un sismografo. Oltre a questi, sono previsti altri strumenti tutti però ancora da decidere. È probabile che verrà anche prevista la raccolta di materiali rocciosi marziani da rispedire poi sulla Terra.
Una missione di questo genere è particolarmente complessa e quindi costosa. Con ogni probabilità si punterà a una collaborazione con la NASA, sulla falsariga del successo avuto dalla missione congiunta Cassini-Huygens.
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