Proposto da un ricercatore australiano potrebbe battere le performances di tutti i telescopi attualmente esistenti.
Un telescopio terrestre con uno specchio di 16 metri di diametro potrebbe offrire prestazioni migliori del telescopio spaziale Hubble ed essere costruito a un costo molto inferiore. Tutto sta nel scegliere il luogo migliore dove collocarlo. E questo luogo è il Polo Sud.
L'idea è stata avanzata sulle pagine della rivista scientifica britannica "Nature" da un gruppo di ricercatori dell'Osservatorio anglo-australiano di Sydney in Australia. Secondo i loro calcoli, Dome C, cioè un sito collocato nel territorio antartico australiano, è il miglior posto per l'astronomia ottica e a infrarossi. L'idea dei ricercatori guidati da Will Saunders è assolutamente originale. Il telescopio non assomiglierebbe infatti a nessuno di quelli oggi esistenti.
Gran parte della sua struttura sarebbe costruita con blocchi di ghiaccio e neve pressati fino a diventare più resistenti del cemento, mentre gli specchi sarebbero costituiti da normale vetro usato per le finestre. Grazie alle superbe condizioni atmosferiche della zona, lo strumento potrebbe ottenere immagini particolarmente dettagliate del cielo. Costerebbe soltanto un quinto dei più grandi telescopi ora in corso di progettazione, che richiedono investimenti per almeno 700 milioni di dollari e hanno specchi del diametro compreso tra i 30 e i 100 metri. E avrebbe una capacità di osservazione simile a quella di Hubble, il telescopio spaziale da 2 miliardi e 200 milioni di dollari.
"Con questo semplice strumento sarebbe possibile ottenere immagini che si producono con altri strumenti più complessi a una frazione del loro costo. Inoltre sarebbe un grande strumento di ricerca dato che fornirebbe immagini di qualità paragonabile a quelle di Hubble", dice Saunders.
Circa undici milioni di utilizzatori americani di Internet (il 42 per cento del totale stimato) utilizzano per comunicare tra di loro lo strumento dell'Instant Messaging. Si tratta di un vero boom di questa nuova forma di comunicazione.
Raja Ramanna, 79 anni, ideatore del primo programma nucleare dell'India, è morto il 23 settembre al 'Bombay Hospital' di Mumbai, in seguito a un malore.
La rivalità in amore migliora la qualità e la quantità del sesso. Lo si è visto sui topi, che in presenza di altri maschi molto vicini alla propria partner, producono più sperma.
Nella penisola antartica i ghiacciai si stanno muovendo verso il mare a velocità sempre più elevata. Il rischio è l'innalzamento del livello del mare.
Autonomia ma anche nuove risorse: questi i cardini su cui deve puntare l'Università del futuro secondo la relazione di Piero Tosi, presidente della CRUI.
Ricercatori italiani stanno brevettando un nuovo composto ecologico contro le larve delle zanzare.
Sul pianeta rosso gli astronomi hanno scoperto una peculiarità: regioni dove si concentrano metano, acqua e vapore. Si pensa a segni di attività biologica.
Dall'Arizona arriva la giustificazione genetica dell'infedeltà maschile: nasce da uno svantaggio nella trasmissione genetica degli uomini rispetto alle donne.
La NASA vuole creare un laser che trasmetta dati da Marte alla Terra con una velocità superiore a quella dei laser usati oggi e a un costo inferiore.
La storia della specie umana ha visto i bambini svilupparsi più precocemente di quanto facciano oggi. Due milioni di anni fa i nostri antenati avevano un'infanzia molto più breve.
Astronomi britannici lanciano un progetto per creare una rete che colleghi fra loro i telescopi robotici di tutto il mondo.
Sulla rivista scientifica Nature i due candidati alla carica di presidente degli Stati Uniti hanno accettato di rispondere a una serie di domande sui più scottanti temi scientifici del momento.
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Si tratta della prima delle otto bobine che compongono il Barrel Toroid, il cuore di un progetto che punta a scovare le particelle più esotiche.
Un asteroide potrebbe aver portato la vita sulla Terra: lo dimostrerebbero rocce ricche di batteri rinvenute all'interno di un cratere canadese.
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Studio pubblicato su Science dimostra che invece di 12 mila sono oltre 18 mila le specie animali e vegetali in procinto di scomparire.
Per gli esperti britannici manca poco alla scoperta delle onde previste dalla teoria della relatività generale di Einstein. I bookmaker però rimangono scettici.