La prima immagine di un oggetto celeste che emette raggi cosmici "scattata" da un complesso astronomico in Namibia.
Potrebbe essere la prima immagine di un oggetto celeste che emette raggi cosmici. In un articolo pubblicato sulla rivista "Nature", un team di ricercatori inglesi guidati da Paula Chadwick dell'Università di Durham afferma infatti di essere riuscito a trovare finalmente una delle fonti di questi misteriosi raggi grazie all'High Energy Stereoscopic System, un sistema di quattro telescopi costruiti per studiare i raggi gamma situati nello stato africano della Namibia.
L'oggetto in questione è quanto resta dell'esplosione di una supernova, battezzata RXJ1713.7-3946, avvenuta circa 1000 anni fa. L'esplosione ha lasciato dietro di sé una massa di detriti, che visti dalla Terra hanno più o meno due volte diametro della Luna. I resti della supernova sembrano funzionare come una sorta di gigantesco acceleratore di particelle spaziale e quindi come una potenziale fonte di raggi cosmici nella nostra Galassia.
I raggi cosmici sono particelle estremamente energetiche che bombardano in continuazione la Terra. "Queste immagini — spiega Ian Halliday, che coordina la partecipazione britannica al sistema di telescopi africano — sono la prima prova inequivocabile che le supernove possono produrre i raggi cosmici: una cosa questa di cui sospettavamo da tempo, ma che non eravamo stati in grado ancora di confermare".
Il sistema di telescopi africano è stato costruito da un pool di diversi paesi, Namibia, Sud Africa, Germania, Francia, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Irlanda e Armenia, e si basa su quattro telescopi Cherenkov che coprono un'area di 107 metri quadrati. I telescopi catturano la luce prodotta dai raggi gamma provenienti dallo spazio che vengono bloccati dall'atmosfera. In questo processo producono un lampo di luce azzurra che dura pochi miliardesimi di secondo. Grazie a questi lampi è stato possibile ricostruire un'immagine della supernova.
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