Un auto solare da record. È la più veloce del mondo e ora si prepara a percorrere il tragitto più lungo mai fatto da un'auto senza benzina. Andrà dalla Grecia al Portogallo e viaggerà per due settimane attraverso 15 paesi dell'Europa occidentale.
L'automobile solare più veloce del mondo, Nuna 2, viaggerà attraverso l'Europa occidentale dal 29 maggio all'11 giugno prossimi, percorrendo in tutto 6500 chilometri dalla Grecia al Portogallo.
Mai prima d'ora questa distanza era stata percorsa da un'automobile senza neanche una goccia di benzina. Il tour è stato chiamato Adiante, che in portoghese vuol dire "avanzato, perfezionato".
Nuna 2 è stata progettata e realizzata da alcuni studenti olandesi, che l'hanno dotata delle più moderne tecnologie per una guida a più alto rendimento possibile. L'Agenzia spaziale europea ha fornito a Nuna 2 le celle solari e le componenti elettriche interne. Inoltre, ha garantito una notevole assistenza sia per le batterie di alimentazione e gli altri equipaggiamenti, sia fornendo conoscenze avanzate e strumenti per la divulgazione dell'impresa.
Il percorso di Adiante si svolge dalla Grecia al Portogallo, cioè dalla città olimpica per eccellenza, alla sede degli europei di calcio di quest'anno. In 14 giorni, Nuna 2 attraverserà 15 paesi e sosterà in 16 città. Durante queste soste, le autorità locali daranno il benvenuto alla vettura e il team spiegherà al pubblico come funziona l'energia solare. L'8 giugno, Nuna 2 attraverserà l'Italia.
Lo scorso ottobre, Nuna 2 aveva ampiamente dimostrato la validità della propria tecnologia sostenible, attraversando il deserto australiano a una velocità media di 97.02km/h, durante il World Solar Challenge. E vincendo la gara contro altre vetture a energia solare. Proprio quella vittoria l'ha resa la più veloce auto solare del mondo.
Tre auto ibride accompagneranno Nuna 2 nell'impresa, trasportando i membri del team e il loro equipaggiamento. Le tre vetture saranno per tutti un buon esempio di auto a tecnologia sostenibile per le prossime utilitarie di ogni giorno.
Grazie alla proteomica ricercatori italiani hanno isolato gli enzimi della flora fermentante del vino responsabili della produzione di istamina che provoca così tanti disturbi, fra cui quel fastidioso mal di testa.
I canali che si vedono sulla superficie del pianeta Marte potrebbero non essere solo il frutto di fiumi che in passato scorrevano sul pianeta. Una nuova ricerca attribuisce la topologia della superficie del pianeta anche a "fiumi di sabbia".
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La missione del lander inglese destinato a scendere su Marte nel Natale scorso minata fin dall'inizio dalle scarse risorse. Lo dice un'inchiesta dell'Agenzia Spaziale Europea.
Il Commissario europeo Busquin pensa che sia possibile battere la concorrenza giapponese e costruire in Francia il reattore sperimentale a fusione nucleare.
I centri nervosi dove si formano i nostri rimpianti si trovano nella corteccia orbitofrontale. La scoperta pubblicata su Science da ricercatori francesi che hanno studiato il comportamento di alcuni volontari durante il gioco d'azzardo.
Una ricerca ha consentito di individuare alcune caratteristiche delle malattie ereditarie che colpiscono i cani. Dati che potrebbero essere utili anche nella cura di malattie umane.
Svelato il mistero di un pozzo pieno di resti umani trovato in Spagna ad Atapuerca: probabilmente i corpi vi furono gettati dopo un massacro.
Per la prima volta si è seguito lo sviluppo della corteccia cerebrale dall'infanzia alla maturità grazie a una particolare risonanza magnetica. È stato così chiarito che anche il cervello ha bisogno di crescere per funzionare al meglio.
Un modellino per capire come funziona la pioggia incessante che va avanti da miliardi di anni sulla luna di Saturno. Una pioggia di polimeri che potrebbe nascondere la chiave della vita, sottoforma di goccioline di fango spaziale.
L'agricoltura dovrà sostenere due miliardi di persone in più nei prossimi trent'anni e per questa sfida saranno sempre più importanti le biotecnologie. Ma la Fao, nel suo rapporto annuale, denuncia la scarsità di studi sulle colture orfane, quelle che nutrono il terzo mondo.
Da sempre trascurato, l'inquinamento delle falde acquifere causato dal boro sarebbe quasi un'emergenza per i paesi del bacino del Mediterraneo. Un programma europeo ha raccolto dati dalle sorgenti di sei paesi.
Il campo magnetico terrestre oscilla sempre più? Niente paura, il vento solare è capace di generarne subito uno nell'alta atmosfera, capace di difendere la Terra dall'arrivo delle pericolose radiazioni spaziali.
Le emissioni di gas serra non dipendono solo da fabbriche e inquinamento. Una quota considerevole è anche rappresentata dal metano emesso dal bestiame di allevamento. E allora ecco un tipo di verdura che limita la produzione del gas e facilita la digestione delle mucche.
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I piloti di Hollywood reclutati dalla Nasa per agganciare in volo la capsula in rientro sulla Terra con a bordo particelle del vento solare non sono potuti intervenire: il paracadute della capsula non si è aperto.
Al Cnr hanno messo a punto una sorta di "Tutto città" marino: riporta la situazione per più di 200 punti del Mediterraneo per i quali, in base a una statistica relativa agli ultimi dieci anni, sono state analizzate, per ogni mese e stagione, le caratteristiche del moto ondoso e del vento.
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