Ottocento scienziati in rappresentanza di 170 organismi scientifici studiano il polmone verde del pianeta minacciato dalla deforestazione.
È iniziata il 27 luglio e durerà tre giorni la terza conferenza internazionale dello LBA - Large Scale Biosphere-Atmosphere Experiment in Amazonia — il più importante progetto di cooperazione scientifica mondiale nel settore ambientale. Oltre 800 scienziati, in rappresentanza di 170 diversi organismi, discuteranno dell'interazione tra l'ecosistema della foresta amazzonica e le condizioni atmosferiche e climatiche su scala regionale e planetaria, con particolare attenzione per le conseguenze degli incendi sull'effetto serra.
In base a un rapporto presentato due settimane fa dal governo brasiliano, gli incendi, in larga maggioranza dolosi, sarebbero responsabili dell'immissione nell'atmosfera di oltre 200 milioni di tonnellate di anidride carbonica all'anno. Avviato nel 1998, lo Lba dovrebbe concludersi nel 2006: è finanziato dalle istituzioni dei Paesi della Conca amazzonica (Bolivia, Colombia, Ecuador, Perù e Venezuela) e organismi internazionali tra cui l'Istituto interamericano per l'investigazione dei cambi climatici globali e la Nasa, l'agenzia spaziale statunitense.
Le prime ricerche presentate denunciano il rischio che entro i prossimi 50 o 100 anni al massimo la foresta si trasformi in un'enorme savana. Tutto per colpa del processo di riscaldamento climatico in corso. L'allarme è stato lanciato da uno scienziato brasiliano, Carlos Nobre dell'Istituto nazionale di ricerca spaziale (INPE).
"Quasi tutti gli scenari lasciano prevedere che nei prossimi 50 o 100 anni al massimo si vada verso una savanizzazione dell'Amazzonia — ha infatti detto l'esperto — Nel peggiore dei casi - ha spiegato Nobre - la foresta perderà il 60 % della sua attuale estensione, nel migliore dei casi invece la situazione rimarrà inalterata, ma negli scenari intermedi la perdita di superficie va stimata intorno al venti per cento". "E questo — ha aggiunto — senza considerare l'impatto della deforestazione e prendendo solo in analisi l'impatto del riscaldamento climatico sulla foresta".
Il Dna è diventato orfano di uno dei suoi due padri. A un anno di distanza dal 50esimo anniversario della scoperta della doppia elica, uno dei due genetisti che erano riusciti a svelarne i segreti è morto. Forse è il più grande biologo mai esistito.
Un programma di perforazione russo nei fondali del lago Vostock in Antardide sta suscitando le polemiche di molti ricercatori a livello internazionale. Il rischio è quello di contaminare le acque del lago che si trovano sotto una calotta di più di tre chilometri di spessore.
La Terra, il Sole e gli altri pianeti hanno avuto un'origine insolita rispetto agli altri sitemi conosciuti. Almeno questo è quello che ritengono gli atronomi inglesi che hanno studiato i dati e le proprietà di 100 diversi sistemi planetari.
Alla fine di un lungo dibattitto che ha diviso i paleontologi, alcuni ricercatori americani sono riusciti a dimostrare una volta per tutte che l'Archaeopteryx volava ed era del tutto simile agli uccelli di oggi. Per farlo hanno scansionato le sue ossa e le hanno ricostruite in tre dimensioni.
Le sostanze inquinanti che cadono sulla Terra sotto forma di pioggia avrebbero degli effetti positivi per l'ambiente. La loro azione sembra infatti riuscire a frenare le emissioni naturali di metano prodotte dai batteri che vivono nelle zone umide del pianeta.
Per la prima volta al mondo si è riusciti a verificare la differenza di reazione delle particelle di antimateria rispetto a quelle di materia. Ricercatori italiani e stranieri sono riusciti infatti a fotografare il decadimento di queste particelle e a svelarne le differenze.
Sono molto più marcate le differenze tra individui a livello di Dna. Ricercatori americani hanno infatti scoperto nuovi frammenti di codice genetico nei quali le differenze tra persone sarebbero molto più marcate di quanto si ritenesse fino a oggi.
L'Agenzia spaziale americana riduce drasticamente il budget per le missioni di esplorazione e ricerca sulle origini dell'Universo. A farne le spese in primo luogo il telescopio spaziale Hubble che verrà sostituito.
Le spicule, getti supersonici di materia solare, sono causate dalle onde sonore della superficie del nostro astro.
Il planetoide ai confini del Sistema solare avrebbe un'orbita fortemente ellittica a causa dell'influenza di un astro transitato vicino al nostro Sole.
Una nuova teoria collega la massa dei neutrini e l'accelerazione dell'espansione dell'Universo all'energia oscura per spiegare che cosa succederà al cosmo.
La lista delle sostanze sottoposte a controlli più stringenti per evitare attacchi bioterroristici non soddisfa gli scienziati.
Sparizione di materiale delicato e incidenti all'origine della decisione presa dal direttore Pete Nanos.
I paesi aderenti al programma hanno deciso di continuare nella costruzione dell'Iss e di potenziarne l'equipaggio nei prossimi anni.
Promess1 permetterà di ricostruire la storia climatica del bacino del Mediterraneo negli ultimi 500 mila anni.
L'Agenzia spaziale europea sta preparando il primo WaveAtlas grazie a due anni di dati da satellite. L'obiettivo è quello di ridurre gli affondamenti causati da questo impressionante fenomeno naturale.
Attraverso l'osservazione di oltre 3000 quasar, un gruppo di scienziati ha misurato con grande precisione alcune immense e lontanissime nubi di idrogeno. L'aggregazione dell'idrogeno può rispondere a questioni quali la massa dei neutrini e l'energia oscura dell'Universo.
La Tan Ce 2 parte alla volta della magnetosfera terrestre per scoprire i misteri legati alle tempeste magnetiche. È la seconda navetta del programma spaziale congiunto Cina-Europa.