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Sedna

Che fine ha fatto Sedna va in onda ogni venerdi alle 8.35 sulle frequenze di Radio Fragola di Trieste. Se vuoi ascoltare tutta la puntata schiaccia sul play qui sotto, altrimenti puoi ascoltare solo le interviste cliccando sui nomi accompagnati dal megafonino che compaiono nel testo.

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17 marzo 2008

Il focus di Sedna

Accadueo: la giornata mondiale dell'acqua

acqua

Il 22 marzo si celebra la giornata mondiale dell'acqua, ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite per sensibilizzare l'attenzione pubblica. L'acqua è vita, è un diritto per tutti, è una risorsa che dovrebbe essere gestita con equità. Invece ancora oggi migliaia di bambini muoiono ogni giorno di sete e per pessime condizioni sanitarie connesse alla mancanza di acqua potabile. E se una parte del mondo ha sete, un'altra parte non fa nulla per non sprecare questa importante risorsa idrica.
Ne abbiamo parlato con Paolo Rizzi del Comitato italiano per il Contratto mondiale dell'acqua, e Giorgio Verri, direttore dell'Autorità di Bacino Regionale FVG. Sedna ha intercettato anche Carol Howe, che coordina il progetto Switch dell'Unesco, per una gestione intelligente dei servizi idrici nelle nostre città.


Sprecate pure le parole e le occasioni, ma non l'acqua

Guido Ceronetti

Approfondimenti:

Noi italiani siamo i primi consumatori al mondo di acque minerali. Ogni anno ne beviamo quasi 190 litri a testa, in media. E fuori casa, nei locali pubblici, beviamo quasi esclusivamente acqua in bottiglia. Altraeconomia lancia due campagne per cambiare abitudine.

Sul sito del Forum italiano dei movimenti per l'acqua aggiornamenti sulle manifestazioni organizzate per l'occasione in Italia.

2 minuti d'autore

Non ho l'arma che uccide il leone

Non ho l'arma che uccide il leonedi Peppe Dell'Acqua, Ed. Stampa Alternativa (2007)


Quasi in concomitanza con il centesimo anniversario della costruzione dell'ospedale psichiatrico di San Giovanni a Trieste e col trentesimo dalla cosidetta legge Basaglia, Peppe Dell'Acqua, direttore del Dipartimento di Salute Mentale del capoluogo giuliano, integra il suo libro del 1980 e, in attesa delle celebrazioni del maggio 2008, getta uno sguardo competente e appassionato su un'esperienza che ha fatto epoca... Siamo agli inizi degli anni Settanta. Prima a Gorizia, poi sulla collina di San Giovanni che nasconde il manicomio di Trieste, Franco Basaglia inizia a scardinare i cancelli della psichiatria, a liberare le persone che vi sono rinchiuse. Che ricominciano a respirare, a parlare, uscire, camminare, sognare e raccontare i propri sogni, ritornando a essere ciò che sono.


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