La centrale atomica slovena segnala una perdita di liquido di raffreddamento all’interno del reattore
Ieri, 4 giugno, alle 17 e 38 l’Ecurie, European Community Urgent Radiological Information Exchange, ha ricevuto un allarme dalla centrale nucleare slovena di Krsko: il reattore ha subito una perdita d’acqua. Dalle 17 e 20 è stata attivata la procedura di spegnimento che è durata fino alle ventidue dello stesso giorno.
L’incidente della centrale slovena, che si trova a 120 chilometri in linea d’aria da Trieste, e molto vicina ai confini croato, ungherese e austriaco oltre che a Lubiana, la capitale slovena, ha suscitato una certa apprensione nei cittadini europei, rievocando lo spettro di Chernobyl, ma fino a ieri sera non sono state allertate ne la protezione civile slovena ne quella italiana, come conferma anche Guglielmo Berlasso, direttore della protezione civile del Friuli Venezia Giulia.
Le autorità slovene comunque ribadiscono che nulla di grave è accaduto e che "non c'è rischio per la popolazione e per l'ambiente", come dichiara Maja Kocijancic, portavoce per l’attuale presidenza europea di turno slovena.
La Commissione Europea ha dichiarato che “ieri si è verificata una perdita di liquido dal sistema primario di raffreddamento,” ma “nessuna perdita di materiale radioattivo,” come aggiunge Kocijancic.
Il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ieri sera ha rassicurato la città, comunicando che ne a Trieste ne a Muggia, città sul confine con la Slovenia, sono stati registrati livelli anomali di radioattività.
Non tutte le nazioni confinanti però sono soddisfatte di come è stato gestito l’allarme. Josef Proell il ministro dell’ambiente austriaco ha chiesto spiegazioni alla Slovenia per non essere stato informato correttamente sull’accaduto. Secondo Proell inizialmente l’incidente è stato segnalato come un “esercitazione” e non come un pericolo reale.
Il sistema d’allarme dell’Ecurie è stato creato nel 1987, dopo l’incidente di Cernobyl, e in questi anni è entrato più volte in funzione senza però mai arrivare al pubblico dominio, come questa volta. In ogni caso il livello raggiunto dalla segnalazione è di uno su quattro, il più basso.
Per saperne di più sulle centrali e lo sfruttamento dell’energia nucleare:
Nucleare: rinascimento o restaurazione?
Chernobyl: vent'anni dopo
Una ricerca riporta che nel Mediterraneo abbiamo perso il 97% degli squali
Perfettamente riuscito il lancio del satellite della Nasa: e ora grandi attese per l'astronomia di raggi gamma
I pianetodi nani che gravitano intorno al Sole al di là dell’orbita di Nettuno saranno d’ora in poi classificati col nome di plutoidi
Contrariamente a quanto finora immaginato, gli spermatozoi si aiutano a vicenda per raggiungere la meta
Il MIT elogia i risultati ottenuti dall’Unione Europea nella riduzione delle emissioni di gas serra
Costruito il computer più veloce a partire dai processori comunemente usati per le console dei videogiochi
Dalla “memoria del lievito” al cervello umano: come le proteine hanno segnato l’evoluzione del nostro sistema nervoso.
Sviluppata nei laboratori dell’INFNdi Frascati una tecnica per potenziare le macchine acceleratrici di particelle
Al Bioparco di Roma è da poco nata una piccola giraffa: la festa di benvenuto sarà domenica 8 giugno
Delle rocce calcaree potrebbero fermare le eruzioni vulcaniche
I risultati di una ricerca appena pubblicati collegano il fumo passivo al rischio nei bambini di contrarre malattie infettive gravi.
I consumatori sono disposti a pagare di più quando il cibo è prodotto localmente
Gli insetti sociali adottano comportamenti altruisti per aumentare la probabilità di sopravvivenza del loro corredo genetico
Glast, il nuovo satellite della Nasa, potrebbe fornire informazioni su eventi cosmici violenti: dal collasso delle stelle di neutroni ai buchi neri primordiali, passando per la materia oscura.
Spuntano nuovi pianeti extrasolari e ora gli scienziati si chiedono quanto questi ambienti alieni possano assomigliare alla Terra
Wikiproteins è un nuovo sito web collaborativo che servirà ad ampliare le conoscenze sulle proteine
È necessario creare nuove aree protette per fronteggiare l’avanzata delle coltivazioni di canna da zucchero utilizzata per produrre etanolo