Alcuni ricercatori statunitensi avrebbero individuato l'asteroide che urtò la Terra circa 65 milioni di anni fa, causando l'estinzione dei grandi rettili.
Il naso del segugio cosmico è riuscito a risalire fino alle origini dell’asteroide che 65 milioni di anni fa colpì la Terra e spazzò via i dinosauri.
Gli astronomi conoscono più di 40 famiglie di asteroidi che non sono altro che frammenti di grandi corpi celesti frantumati. Non solo. Gli scienziati sono anche in grado di calcolare quando è avvenuta la scomposizione di tali corpi.
All’inizio del 2007 David Nesvorny e colleghi dell’istituto di ricerca Southwest di Boulder, in Colorado, hanno identificato un nuovo gruppo di asteroidi che hanno nominato Baptistina dopo averne individuato uno, il più grande della famiglia, di circa 40 chilometri di diametro.
Prima di perdersi, il killer dei dinosauri molto probabilmente faceva parte di questa famiglia che si è formata dopo una collisione avvenuta circa 160 milioni di anni fa all’interno della cintura di asteroidi, la regione del Sistema solare situata tra le orbite di Marte e Giove.
Il team di Nesvorny ha calcolato che un asteroide di quasi 10 chilometri di diametro – uno dei circa trecento grossi pezzi staccatisi dalla mother rock, un asteroide di 170 chilometri di diametro – sia il responsabile di quella grande collisione con la Terra. Inoltre i ricercatori suggeriscono che alcuni frammenti di questo asteroide possano aver colpito anche Venere e la Luna, contribuendo alla formazione di Tycho, il cratere più esteso e più giovane del nostro satellite.
La conformazione delgli asteroidi della famiglia Baptistina corrisponde alle macerie dovute a impatti cosmici trovate sulla Terra. Ma niente paura, i ricercatori stimano che la possibilità che noi facciamo la stessa fine dei dinosauri in seguito alla collisione di un asteroide col nostor pianeta è inferiore al 10 per cento.
Un nuovo modello di simulazione ha dimostrato che il variare dell'inclinazione dell'asse di Marte incide sulla formazione e la distribuzione del ghiaccio sull'intera superficie del pianeta rosso.
Proibire in tutta Europa la sperimentazione su scimmie e primati. A richiederlo sono i membri del Parlamento Europeo, proprio mentre si aggiornano le leggi in tema di sperimentazione animale.
La World Conservation Union lancia l'allarme. La "Lista Rossa", ovvero l'elenco delle specie di animali che più di tutti rischiano l'estinzione, continua ad aumentare.
Cinque nuovi casi di febbre emorragica nella provincia meridionale del Congo, mentre nelle regioni adiacenti la guerra civile provoca emigrazioni di massa.
Curvando un fascio di microonde attorno a un oggetto, è possibile renderlo totalmente invisibile. Lo hanno calcolato alcuni fisici svedesi del Royal Institute of Technology di Kista.
Uno studio condotto alla New York University, negli Stati Uniti, dimostra che potrebbero esserci anche delle differenze neurologiche alla base della scelta di un partito o schieramento politico.
Finanziato dalla Commissione Europea, nel 2011 partirà il progetto internazionale che promette di raggiungere la fusione nucleare e risolvere definitivamente la dipendenza dai combustibili fossili.
Ricercatori della SISSA pubblicano su PNAS i risultati di uno studio che illustra il ruolo del GABA e del fattore di crescita BDNF nel potenziare l’efficacia sinaptica.
L'agricoltura biologica conviene. Un nuovo studio dimostra che i metodi di coltivazione naturali hanno tutte le potenzialità per essere in grado di sfamare il mondo, e ridurre l'inquinamento.
Dalla Nuova Zelanda arriva una nuova conferma: se i bambini passano più di due ore al giorno davanti alla televisione possono sviluppare problemi di apprendimento e concentrazione.
Trovati nelle feci delle lontre marine dell'Antartide alcuni potenti ceppi di Escherichia Coli, un batterio che causa forti diarree negli uomini e negli animali domestici.
Scoperto all'Università di Firenze un nuovo tipo di gel con proprietà nanomagnetiche, che potrebbe essere utilizzato per ripulire alla perfezione antiche opere d'arte.
La caccia alle balene potrebbe cessare non grazie a leggi restrittive ma solo seguendo le indicazioni del mercato. Almeno secondo quello che è accaduto in Islanda.
Collaborando con l'organizzazione slovena Morigenos, si possono vedere e conoscere i delfini mentre ci si diverte e si contribuisce allo studio e alla conservazione dei cetacei dell'Adriatico.
Nell'antica Mesopotamia, lo sviluppo delle grandi città potrebbe essere stato molto più casuale e independente dalla volontà politica di quanto si sia sempre pensato.
Un gruppo di ricercatori dell'Università di Harvard ha ideato un software che obbliga gli utenti a rendere disponibili contenuti su internet e non solo scaricarli.
Un gruppo di ricercatori di Harvard ha scoperto il primo fossile di orchidea, la cui datazione suggerisce un'imponente proliferazione floreale dopo l'estinzione dei dinosauri.
Un gruppo di ricerca statunitense ha filmato per la prima volta il meccanismo che permette agli uccelli di emettere il suono del loro canto. Un meccanismo simile a quello umano.