Finanziato dalla Commissione Europea, nel 2011 partirà il progetto internazionale che promette di raggiungere la fusione nucleare e risolvere definitivamente la dipendenza dai combustibili fossili.
Cercare di riprodurre sulla Terra l’energia del Sole non è certamente un compito facile. Eppure un team internazionale di fisici con base in Europa si sta preparando ad affrontarlo.
Se il loro tentativo di sviluppare la fusione nucleare dovesse funzionare, potremmo essere riforniti di una fonte di energia pulita e senza limiti che promette di mettere la parola fine alla dipendenza dai combustibili fossili responsabili del riscaldamento globale.
Presieduto da Mike Dunne del laboratorio Rutherford Appleton di Oxford, in Gran Bretagna, il consorzio scientifico spera di sviluppare un modello commerciale di fusione nucleare utilizzando dei laser in grado di far scontrare gli isotopi di idrogeno, vale a dire deuterio e trizio, per creare l’elio. Un’operazione che rilascerebbe neutroni e un enorme ammasso di energia.
A luglio la Commissione Europea ha approvato la costruzione della struttura del progetto HiPER (High Power Laser Energy Research) e la scorsa settimana sono iniziati i negoziati per stabilire il luogo in cui verrà costruito il complesso, il modo in cui i verranno investiti i 550 milioni di sterline del progetto e le opzioni tecniche da perseguire.
“Finalmente - dichiara Dunne - questo progetto riesce ad andare avanti. Adesso è solo questione di risolvere qualche dettaglio”. L’avvio dei lavori della struttura dovrebbe avvenire entro il 2011 per fare in modo che gli scienziati provenienti da 15 nazioni e guidati da Dunne divengano al più presto operativi.
Dopo aver creato una molecola formata da due atomi di positronio, i ricercatori stanno cercando di sfruttare i raggi gamma del suo decadimento per produrre un laser potentissimo.
In un Universo più denso di quello di oggi, la vicinanza fra stelle potrebbe aver favorito la loro fusione, provocando queste enormi esplosioni di raggi gamma.
Un nuovo modello di simulazione ha dimostrato che il variare dell'inclinazione dell'asse di Marte incide sulla formazione e la distribuzione del ghiaccio sull'intera superficie del pianeta rosso.
Proibire in tutta Europa la sperimentazione su scimmie e primati. A richiederlo sono i membri del Parlamento Europeo, proprio mentre si aggiornano le leggi in tema di sperimentazione animale.
La World Conservation Union lancia l'allarme. La "Lista Rossa", ovvero l'elenco delle specie di animali che più di tutti rischiano l'estinzione, continua ad aumentare.
Cinque nuovi casi di febbre emorragica nella provincia meridionale del Congo, mentre nelle regioni adiacenti la guerra civile provoca emigrazioni di massa.
Curvando un fascio di microonde attorno a un oggetto, è possibile renderlo totalmente invisibile. Lo hanno calcolato alcuni fisici svedesi del Royal Institute of Technology di Kista.
Uno studio condotto alla New York University, negli Stati Uniti, dimostra che potrebbero esserci anche delle differenze neurologiche alla base della scelta di un partito o schieramento politico.
Ricercatori della SISSA pubblicano su PNAS i risultati di uno studio che illustra il ruolo del GABA e del fattore di crescita BDNF nel potenziare l’efficacia sinaptica.
L'agricoltura biologica conviene. Un nuovo studio dimostra che i metodi di coltivazione naturali hanno tutte le potenzialità per essere in grado di sfamare il mondo, e ridurre l'inquinamento.
Alcuni ricercatori statunitensi avrebbero individuato l'asteroide che urtò la Terra circa 65 milioni di anni fa, causando l'estinzione dei grandi rettili.
Dalla Nuova Zelanda arriva una nuova conferma: se i bambini passano più di due ore al giorno davanti alla televisione possono sviluppare problemi di apprendimento e concentrazione.
Trovati nelle feci delle lontre marine dell'Antartide alcuni potenti ceppi di Escherichia Coli, un batterio che causa forti diarree negli uomini e negli animali domestici.
Scoperto all'Università di Firenze un nuovo tipo di gel con proprietà nanomagnetiche, che potrebbe essere utilizzato per ripulire alla perfezione antiche opere d'arte.
La caccia alle balene potrebbe cessare non grazie a leggi restrittive ma solo seguendo le indicazioni del mercato. Almeno secondo quello che è accaduto in Islanda.