Trovati nelle feci delle lontre marine dell'Antartide alcuni potenti ceppi di Escherichia Coli, un batterio che causa forti diarree negli uomini e negli animali domestici.
Se un cane morde l’uomo non è una notizia, ma se l’uomo morde il cane è uno scoop. Questo paradigma comunicativo può essere applicato anche in campo batteriologico.
E’ infatti di oggi la notizia che per la prima volta i ricercatori hanno trovato un’infezione virulenta che di solito colpisce gli uomini all’interno della fauna antartica. Stavolta tocca alle foche. I cuccioli di lontra marina, infatti, sono stati colpiti da un ceppo particolarmente forte di Escherichia Coli, un batterio che provoca diarree acute sia negli uomini che negli animali domestici.
Con il Trattato Antartico i paesi del mondo s’impegnano a proteggere in modo globale l’ambiente, ma c’è il timore che coloro che visitano questo vasto continente introducano organismi allotropi. Questi agenti patogeni sono considerati una grande preoccupazione poiché le specie che vivono nell’Antartide si riproducono spesso in colonie all’interno delle quali le malattie potrebbero diffondersi rapidamente.
Jorge Hernandez e colleghi dell’Università di Kalmar, in Svezia, hanno trovato il ceppo di E. Coli nei campioni di feci dei piccoli di lontra marina che vivono nei pressi della stazione di ricerca cilena posta sull’isola Livingston.
Questo batterio non era mai stato trovato prima nelle foche, ma nelle vicinanze delle stazioni di ricerca il team svedese ha trovato nell'intestino di molti animali selvatici anche ceppi di Salmonella e Campylobacter, che provocano negli uomini infezioni gastriche meno virulente.
Nel frattempo, però, è stata presa la decisione di utilizzare speciali aspirapolvere durante la prossima estate antartica. Uno strumento che dovrà servire a spazzare via dalle vesti dei visitatori lo spettro di questi batteri o, addirittura, di invasori assai più temibili come quelli che potrebbero uscire dalle uova d’insetto.
Proibire in tutta Europa la sperimentazione su scimmie e primati. A richiederlo sono i membri del Parlamento Europeo, proprio mentre si aggiornano le leggi in tema di sperimentazione animale.
La World Conservation Union lancia l'allarme. La "Lista Rossa", ovvero l'elenco delle specie di animali che più di tutti rischiano l'estinzione, continua ad aumentare.
Cinque nuovi casi di febbre emorragica nella provincia meridionale del Congo, mentre nelle regioni adiacenti la guerra civile provoca emigrazioni di massa.
Curvando un fascio di microonde attorno a un oggetto, è possibile renderlo totalmente invisibile. Lo hanno calcolato alcuni fisici svedesi del Royal Institute of Technology di Kista.
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Finanziato dalla Commissione Europea, nel 2011 partirà il progetto internazionale che promette di raggiungere la fusione nucleare e risolvere definitivamente la dipendenza dai combustibili fossili.
Ricercatori della SISSA pubblicano su PNAS i risultati di uno studio che illustra il ruolo del GABA e del fattore di crescita BDNF nel potenziare l’efficacia sinaptica.
L'agricoltura biologica conviene. Un nuovo studio dimostra che i metodi di coltivazione naturali hanno tutte le potenzialità per essere in grado di sfamare il mondo, e ridurre l'inquinamento.
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Dalla Nuova Zelanda arriva una nuova conferma: se i bambini passano più di due ore al giorno davanti alla televisione possono sviluppare problemi di apprendimento e concentrazione.
Scoperto all'Università di Firenze un nuovo tipo di gel con proprietà nanomagnetiche, che potrebbe essere utilizzato per ripulire alla perfezione antiche opere d'arte.
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Collaborando con l'organizzazione slovena Morigenos, si possono vedere e conoscere i delfini mentre ci si diverte e si contribuisce allo studio e alla conservazione dei cetacei dell'Adriatico.
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Un gruppo di ricercatori dell'Università di Harvard ha ideato un software che obbliga gli utenti a rendere disponibili contenuti su internet e non solo scaricarli.
Un gruppo di ricercatori di Harvard ha scoperto il primo fossile di orchidea, la cui datazione suggerisce un'imponente proliferazione floreale dopo l'estinzione dei dinosauri.
Un gruppo di ricerca statunitense ha filmato per la prima volta il meccanismo che permette agli uccelli di emettere il suono del loro canto. Un meccanismo simile a quello umano.
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