Stagione degli uragani intensa quella che inizierà tra pochi giorni per il Golfo del Messico e i Caraibi. Almeno queste sono le previsioni della NOAA, la National Oceanic and Atmospheric Administration che ha previsto dalle 13 alle 16 tempeste tropicali che dovranno formarsi nell'Atlantico a partire dal primo giugno prossimo fino alla fine di novembre.

Le tempeste avranno una velocità dei venti pari ad almeno 62 chilometri all'ora e un numero variabile tra le 8 e le 10 potranno raggiungere la velocità di 118 chilometri all'ora, cosa che le trasformerà in uragani. Infine i venti di quattro o sei tempeste accelereranno fino a 178 chilometri all'ora, facendole diventare degli uragani.

Insomma anche questa stagione sembra destinata a essere più intensa della media, anche se in ogni caso dovrebbero esserci meno tempeste delle 28 che sono state registrate l'anno scorso. E comunque le previsioni non sono sempre affidabili. Ad esempio la NOAA lo scarso anno aveva previsto solo la metà delle tempeste che poi si sono verificate effettivamente.

I modelli previsionali si basano su una serie di parametri legati alle temperature dell'Atlantico e alla forza dei venti. In generale servono come una guida generale per quello che ci si aspetta ma non sempre forniscono indicazioni esatte. Però il fatto che la stagione si preannunci intensa è comunque sicuro: i dati della superficie del mare indicavano temperature più alte di 0,6 gradi rispetto alla media, proprio in quelle acque tropicali che danno vita agli uragani.

Allo stesso tempo, i venti orientali hanno soffiato in modo più debole del normale questa stagione. Così le depressioni tropicali che si formano sull'Atlantico non avranno nel loro percorso per diventare tempeste. Infine quest'anno non ci sono segni di El Niño, l'anomalia climatica legata a un riscaldamento inusuale delle acque del Pacifico Orientale. Se ci fosse, avrebbe tenuto in riga gli uragani.