Sempre più travagliata la nascita del reattore sperimentale a fusione nucleare.
Sembra senza fine la telenovela di Iter, il reattore sperimentale che dovrebbe aprire la strada allo sfruttamento dell'energia prodotta dalla fusione nucleare calda. Dopo le polemiche sul sito dell'impianto, che sembra essere stato assegnato alla Francia anche se la decisione ufficiale tarda ancora, ora tocca agli Stati Uniti annunciare che potrebbero ritirarsi dal progetto.
I dubbi americani sembrano emergere da una spaccatura tra gli scienziati e il dipartimento dell'Energia. Spaccatura che a sua volta si riflette sul Congresso che deve decidere come finanziare la partecipazione americana al progetto. L'amministrazione Bush ha chiesto finanziamenti per 49,5 milioni di dollari per il 2006 su un totale di un miliardo e 120 milioni pari al dieci per cento del costo totale, la quota che gli Usa devono versare entro il 2013. I soldi però arriverebbero da un taglio negli altri progetti di fusione: anzi nel 2006 altre tre strutture di ricerca potrebbero lavorare per sole 17 settimane invece delle 48 previste.
"Non ha senso tagliare i programmi nazionali — spiegano alcuni esperti — perché i benefici della partecipazione a Iter non ci sarebbero in assenza di programmi interni che servono a loro volta per addestrare scienziati e ingegneri esperti nella fusione nucleare". Altri però non sono della stessa idea e ritengono che non sia possibile mantenere inalterato il programma di fusione nucleare americano e partecipare contemporaneamente a Iter.
Per superare l'impasse è stato approvato un emendamento alla Camera dei Rappresentanti che ora è all'esame del Senato e che impedirebbe l'ingresso degli Usa nel programma prima del primo marzo 2006. L'emendamento dovrebbe spingere le parti in causa a trovare un accordo, ma molti commentatori pensano che la partecipazione Usa al programma sia molto improbabile.
Analisi del tessuto fossilizzato svelano il sesso di un T-Rex e confermano il legame evolutivo tra i grandi rettili e gli uccelli.
Meccanismi geologici potrebbero spiegare la presenza del gas che alcuni ricercatori avevano associato all'attività batterica.
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L'uomo scagionato dall'accusa di aver distrutto la megafauna del Pleistocene dal continente australiano.
Le cerimonie con l'uccisione dei bambini durante l'impero incaico avevano un profondo significato sociale e politico oltre che religioso.
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I suoi lavori sui sistemi non lineari complessi gli sono valsi il l'equivalente per la matematica del Nobel.
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Si chiama Y (3940) e sembra essere una particella ibrida dalla vita molto breve.
Una versione genetica del Monopoli è il gadget più atteso del congresso dei genetisti americani.