Su Science ricostruite le caratteristiche del sisma che a Santo Stefano ha causato lo tsunami nell'Oceano Indiano.
Una serie di studi pubblicati sull'ultimo numero di Science dimostrano che il terremoto che ha causato lo tsunami di Santo Stefano ha effettivamente "scosso" il mondo. Secondo questi studi, infatti, il sisma di magnitudo 9,1 della scala Richter al largo dell'isola di Sumatra ha innescato una serie di eventi sismici in tutto il resto del mondo.
Uno studio realizzato da Michael West della University of Alaska di Fairbanks ha mostrato infatti che circa 14 piccoli terremoti attorno al Monte Wrangell in Alaska sono stati causati dal sisma indonesiano, sebbene la distanza tra i due epicentri fosse di 11 mila chilometri. Un network di sismografi attorno alla montagna, che è in realtà un vulcano, ha infatti individuato una serie di scosse un'ora dopo il sisma principale. Scosse causate dalle onde sismiche di superficie che hanno viaggiato attraverso la crosta terrestre. A ulteriore conferma dell'origine "indonesiana" di questi piccoli sismi, c'è anche il fatto che i terremoti sono occorsi ogni 20-30 secondi in sintonia con le onde che arrivavano da Sumatra.
L'evento quindi suggerisce agli scienziati che un grosso terremoto può causare altri eventi sismici in tutto il mondo. "Scatenare terremoti è un fenomeno veramente globale, se entra in gioco un grosso sisma", spiega l'autore della ricerca. Lo studio ha anche un'altra implicazione: permetterà di capire in che modo alcune regioni del pianeta possano essere colpite da sismi innescati nel lungo periodo da terremoti precedenti. Il sisma indonesiano ha creato un'energia pari a un centinaio di bombe atomiche da un gigatone e gran parte degli spostamenti è avvenuto tra una e tre ore dall'evento.
Uno studio su un portale ungherese dimostra che le news sulla rete non sopravvivono in media più di 36 ore.
L'uomo scagionato dall'accusa di aver distrutto la megafauna del Pleistocene dal continente australiano.
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Dalle pagine di Science un modo per spiegare una delle congetture più famose su questi numeri.
I suoi lavori sui sistemi non lineari complessi gli sono valsi il l'equivalente per la matematica del Nobel.
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Nel tentativo di favorire lo sviluppo dei progetti di colonizzazione, la Nasa offre 250 mila dollari per estrarre l'ossigeno dal suolo lunare.
La mappa aggiornata dei venti sui cinque continenti mostra che le turbine eoliche potrebbero coprire di 40 volte il fabbisogno di energia elettrica.
La struttura di rete dei viaggi aerei internazionali offre lo strumento per evitare la diffusione di malattie epidemiche.
Due equipe di ricercatori l'hanno scovata nei parchi nazionali della Tanzania.
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L'ipotesi emerge dalla datazione di alcuni resti trovati nella Repubblica Ceca: sono le ossa di sapiens più vecchie d'Europa.
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Secondo uno scienziato russo per trasformare la Siberia in una verde prateria, basta riportarci i grandi mammiferi, che vivevano là nel Pleistocene.
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