La prima vela solare dovrebbe volare ad aprile, grazie a un progetto che vede la partecipazione della Planetary Society e della Russia.
Americani e russi insieme nello spazio. A bordo di una vela mossa solo dall'energia solare. La vela si chiama Cosmos1 ed è stata finanziata da fondi privati della Planetary Society, l'agenzia spaziale californiana diretta da Lou Friedman. Partirà ad aprile.
È stata costruita a Mosca da una compagnia ex-sovietica, la NPO Lavochkin. In tutto, il suo costo è stato relativamente modesto per essere un volo spaziale: solo 4 milioni di dollari. E anche considerando che si tratta di un bis. Nel 2001, infatti, un primo tentativo di lancio fallí e la vela ultraleggera planò nel fondo dell'oceano insieme al missile che avrebbe dovuto spararla nello spazio.
Oggi, però, Cosmos 1 pare avere ottime probabilità di successo e non sono solo i suoi costruttori a fare il tifo per lei. Gli esperti di voli spaziali ritengono che queste vele, che si muovono solo con l'energia della nostra stella, rappresentino una soluzione molto interessante.
La vela di Friedman misura circa 600 metri quadrati. È stata costruita con una plastica superleggera, chiamata Mylar, alluminizzata per renderla più riflettente, e quindi più efficiente. Quanta più energia riflette, infatti, tanto maggiore è la spinta che riceve. E quindi tanto più va veloce.
L'idea di costruire una vela che si muove utilizzando l'energia del Sole è nata negli anni Settanta. Ma quando Friedman la propose alla NASA, che stava cercando un modo per raggiungere la cometa di Halley, l'ente spaziale americano la giudicò troppo rischiosa. O, come dice Friedman, "troppo audace. In effetti, il progetto di allora non era realistico", anche perché la vela avrebbe dovuto misurare la bellezza di 640 mila metri quadrati.
Cosí, nel 1980, Friedman fondò la Planetary Society insieme agli amici scienziati Carl Sagan e Bruce Murray e negli anni ha stretto una solida amicizia con gli ingegneri e i fisici russi. Chiaramente, a quei tempi, l'amicizia coi russi non poteva non essere sospetta. Ma Friedman andò avanti. E il tempo e la storia gli hanno dato ragione.
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