Esperti di tutto il mondo chiedono che il monopolio sulla ricerca biotecnologica nel campo delle colture non venga lasciato alle multinazionali.
Un gruppo di autorevoli biotecnologi di tutto il mondo hanno inviato una lettera aperta al direttore generale della FAO, l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'agricoltura e l'alimentazione, per chiedere di "strappare alle multinazionali come l'americana Monsanto" il "monopolio della ricerca sugli Ogm (Organismi geneticamente modificati) e della commercializzazione delle sementi". La lettera è firmata da una cinquantina di esperti di tutto il mondo. Tra gli altri, aderiscono Vittorio Santaniello, dell'Università Tor Vergata di Roma, Robert E. Evenson della Yale University, Usa; Eric Tollens dell'Università Cattolica di Lovanio, in Belgio; Peter Phillips, dell'Università di Saskatchewan, in Canada; Rosa Buxeda, dell'Università di Puerto Rico, Roberto Defez del CNR di Napoli, Claire Cockcroft dell'Università di Cambridge, Gran Bretagna.
Nella lettera gli scienziati si dicono d'accordo con il recente documento della FAO sulle biotecnologie soprattutto là dove "afferma che se da un lato non sono ancora completamente chiari i rischi di impatto ambientale delle colture Ogm, dall'altro è opportuno non demonizzarle. Si dovrebbe invece cercare di svilupparle ma tenendo conto anche dei rischi a cui si potrebbe andare incontro".
Gli scienziati sottolineano che "per ciascun organismo geneticamente modificato bisogna fare un discorso a parte. In questo sta la cautela e il senso di responsabilità". Per questo, sostengono che "il miglior modo per salvaguardare la salute dei cittadini e del pianeta è investire nella ricerca di base". Nella lettera firmata si da anche ampio spazio al problema dell'uso degli Ogm in coltivazioni non estensive. Sarebbero i piccoli coltivatori, affermano, ad avere maggiori benefici da questo uso, a patto che i costi delle sementi si abbassino. Ciò può accadere, affermano, solo se il monopolio della ricerca sugli Ogm e della commercializzazione delle sementi viene strappato alle multinazionali come l'americana Monsanto.
Sparizione di materiale delicato e incidenti all'origine della decisione presa dal direttore Pete Nanos.
I paesi aderenti al programma hanno deciso di continuare nella costruzione dell'Iss e di potenziarne l'equipaggio nei prossimi anni.
Promess1 permetterà di ricostruire la storia climatica del bacino del Mediterraneo negli ultimi 500 mila anni.
L'Agenzia spaziale europea sta preparando il primo WaveAtlas grazie a due anni di dati da satellite. L'obiettivo è quello di ridurre gli affondamenti causati da questo impressionante fenomeno naturale.
Attraverso l'osservazione di oltre 3000 quasar, un gruppo di scienziati ha misurato con grande precisione alcune immense e lontanissime nubi di idrogeno. L'aggregazione dell'idrogeno può rispondere a questioni quali la massa dei neutrini e l'energia oscura dell'Universo.
La Tan Ce 2 parte alla volta della magnetosfera terrestre per scoprire i misteri legati alle tempeste magnetiche. È la seconda navetta del programma spaziale congiunto Cina-Europa.
L'epica corsa del guerriero ateniese Filippide per annunciare la vittoria sui persiani sarebbe avvenuta un mese prima del previsto. Lo dimostra l'analisi delle fasi lunari.
Studiare come si rompono i gusci delle uova potrebbe offrire nuovi metodi per combattere la spazzatura spaziale che si sta accumulando in orbita.
Uno studio su Nature conferma che le staminali del cervello possono trasformarsi anche in cellule di altri tessuti. Il primo a scoprirlo era stato uno scienziato italiano, Angelo Vescovi.
Uno studio pubblicato su Science sottolinea le grandi distese d'acqua siano in grado di assorbire grandi quantità di CO2 ma il suo accumulo nei mari può portare a conseguenze ambientali imprevedibili.
Nuove complesse simulazioni al computer condotte a Los Alamos gettano nuove luci sui processi che hanno portato alla formazione di Giove e Saturno.
La FAO ha inaugurato il 'Network della Palma da Dattero' per promuovere ricerca e sviluppo di una produzione importante per le popolazioni di Asia sud occidentale e Nord Africa e che oggi sta attraversando gravi problemi.
La poggia nel deserto potrebbe non essere più un miraggio, ma il risultato di oasi artificiali in grado di creare nubi cariche di vapor d'acqueo.
Il Cozumel Thrasher, un uccello tipico dell'isola di Cozumel in Messico, sembrava essere stato spazzato via dall'uragano Gilbert, invece di recente, sull'isola, ne è stato avvistato un esemplare.
Una tecnica messa a punto negli Stati Uniti ha permesso di sondare la mente dei primati. L'obiettivo è quello di poter utilizzare questa tecnica anche sull'uomo per ridurre le disabilità motorie e del linguaggio.
Molti sostengono che la memoria sia una dote innata. Un ricercatore americano, invece, è convinto che la memoria si possa esercitare e che, soprattutto, valga molto più della semplice intelligenza.
Sono intrappolati nei ghiacci polari i segreti del clima del nostro pianeta. Si moltiplicano così le spedizioni verso il polo nord e il polo sud per capire come era il clima in passato e fare previsioni su quello futuro.
Tra luglio e settembre, il nel capoluogo emiliano è in programma "Stelle d'estate a Bologna": un ampio programma di eventi per chiunque desideri osservare il cielo stellato e apprendere i segreti dell'astronomia.
La scoperta potrebbe rivoluzionare le teorie sullo sviluppo dell'Universo.