La scoperta potrebbe rivoluzionare le teorie sullo sviluppo dell'Universo.
Alcuni ricercatori italiani dell'Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) hanno scoperto un gruppo di galassie particolarmente vecchie, una sorta di galassie fossili risalenti a quando l'Universo aveva circa due milioni di anni. Il loro studio è stato pubblicato dalla rivista scientifica britannica Nature.
Gli astronomi italiani guidati da Andrea Cimatti dell'Osservatorio astronomico di Arcetri, vicino a Firenze, sono giunti a questo risultato misurando, grazie ad analisi spettrometriche e a osservazioni fatte con il telescopio orbitante Hubble, l'emissione di luce di quattro galassie che sono le più lontane mai osservate.
Queste galassie hanno una forma sferoidale, presentano una massa molto grande, superiore a quella della Via Lattea e risalgono a un epoca in cui l'Universo era ancora giovane, ovvero aveva circa un quarto di quella che viene stimata essere la sua età attuale. La scoperta, ottenuta sulla base di immagini ricavate dai migliori telescopi a terra e dallo spazio, è importante in quanto finora si supponeva che, in quell'epoca, dovessero esistere solo galassie giovani, di piccola massa e ancora in piena attività di formazione e "assemblaggio". Nel corso del tempo, le galassie piccole, contenenti circa un miliardo di stelle si sarebbero fuse fra loro fino a costruire le grandi galassie con cento miliardi di stelle che osserviamo nell'Universo attuale.
L'inaspettata esistenza, nell'Universo ancora così poco evoluto, di questi oggetti celesti già perfettamente formati come quelli che osserviamo nell'Universo odierno potrebbe dimostrare che i meccanismi di formazione delle galassie sono stati molto più rapidi di quello che la teoria prevedeva fino a oggi. E questo pone seri interrogativi sull'effettiva conoscenza dei processi di evoluzione dell'Universo e delle strutture che lo caratterizzano e apre nuovi orizzonti per la ricerca astrofisica e cosmologica.
Uno studio su Nature conferma che le staminali del cervello possono trasformarsi anche in cellule di altri tessuti. Il primo a scoprirlo era stato uno scienziato italiano, Angelo Vescovi.
Uno studio pubblicato su Science sottolinea le grandi distese d'acqua siano in grado di assorbire grandi quantità di CO2 ma il suo accumulo nei mari può portare a conseguenze ambientali imprevedibili.
Esperti di tutto il mondo chiedono che il monopolio sulla ricerca biotecnologica nel campo delle colture non venga lasciato alle multinazionali.
Nuove complesse simulazioni al computer condotte a Los Alamos gettano nuove luci sui processi che hanno portato alla formazione di Giove e Saturno.
La FAO ha inaugurato il 'Network della Palma da Dattero' per promuovere ricerca e sviluppo di una produzione importante per le popolazioni di Asia sud occidentale e Nord Africa e che oggi sta attraversando gravi problemi.
La poggia nel deserto potrebbe non essere più un miraggio, ma il risultato di oasi artificiali in grado di creare nubi cariche di vapor d'acqueo.
Il Cozumel Thrasher, un uccello tipico dell'isola di Cozumel in Messico, sembrava essere stato spazzato via dall'uragano Gilbert, invece di recente, sull'isola, ne è stato avvistato un esemplare.
Una tecnica messa a punto negli Stati Uniti ha permesso di sondare la mente dei primati. L'obiettivo è quello di poter utilizzare questa tecnica anche sull'uomo per ridurre le disabilità motorie e del linguaggio.
Molti sostengono che la memoria sia una dote innata. Un ricercatore americano, invece, è convinto che la memoria si possa esercitare e che, soprattutto, valga molto più della semplice intelligenza.
Sono intrappolati nei ghiacci polari i segreti del clima del nostro pianeta. Si moltiplicano così le spedizioni verso il polo nord e il polo sud per capire come era il clima in passato e fare previsioni su quello futuro.
Tra luglio e settembre, il nel capoluogo emiliano è in programma "Stelle d'estate a Bologna": un ampio programma di eventi per chiunque desideri osservare il cielo stellato e apprendere i segreti dell'astronomia.
Anche nel Paleolitico i "nonni" avevano un ruolo fondamentale nella costruzione della società, garantendo assistenza ai più giovani e tramandando esperienza.
Il sistema di Tau Ceti è troppo ricco di asteroidi e comete: eventuali pianeti subirebbero un bombardamento continuo tale da impedire l'evoluzione di forme di vita.
Lo sviluppo tecnico scientifico dell'Asia è ormai una realtà. Singapore si propone come crocevia scientifico dell'oriente.
La sonda Cassini, entrata nell'orbita di Saturno il primo luglio, sta inviando informazioni sul satellite del pianeta con gli anelli che stanno sorprendendo gli scienziati.
Si pare ufficialmente la corsa al dominio. Come già era successo nel resto d'Europa, anche in Italia saranno liberalizzato il ".it".
Il 33,3 % della Grande Barriera Corallina è stata sottoposta a un vincolo di protezione dal governo di Canberra.
Un ominide dalla testa piccola ritrovato in Africa sembra confermare la teoria secondo cui l'Homo erectus fosse un'unica specie a cui appartenevano diverse sottospecie.