Molti sostengono che la memoria sia una dote innata. Un ricercatore americano, invece, è convinto che la memoria si possa esercitare e che, soprattutto, valga molto più della semplice intelligenza.
Gli studenti più bravi non sono quelli che hanno il più alto quoziente di intelligenza, ma quelli dotati di una memoria di ferro. A pensarla così è Bill Klemm, professore di Neuroscienze della Texas A&M University che nel suo ultimo libro svela i segreti della memoria e di come migliorarla, dal titolo "Thank you brain, for all you remember. What you forgot was my fault" (che tradotto in italiano suona come: "grazie mente per tutto ciò che ti ricordi. Quello che dimentichi è colpa mia").
Secondo Klemm, sono quattro i principali ostacoli alla memorizzazione: il multi tasking (cioè il fare più cose contemporaneamente), il sovraccarico informativo, la mancanza di sonno e lo stress.
Il cervello, secondo il ricercatore americano, quando tiene a bada più informazioni nello stesso tempo le conserva nella memoria a breve termine e non ha il tempo di immagazzinarle in quella a lungo termine perciò finisce per perderle.
Se questa teoria fosse vera cadrebbe il mito dei geni, persone dotate di menti superiori che riescono a fare moltissime cose nello stesso tempo, che sono bravi in ogni disciplina, che non hanno bisogno di imparare a memoria le cose perché tanto ci arrivano ragionando. Infatti questi geniacci potrebbero essere facilmente vinti, intellettivamente, da persone che esercitano la memoria. Insomma il motto "genio e sregolatezza" non varrebbe più, si parlerebbe piuttosto di "genio e regolarità".
Kelemm , però, sembra convinto di ciò che sostiene tanto che ha anche stilato un prontuario di esercizi per essere i più bravi. Centocinquanta piccole regole da seguire. Prima di tutto bisogna essere convinti che è possibile migliorare la propria memoria, poi per farlo ci si può allenare con esercizi come i cruciverba, giocare a scacchi o leggere. Importante è anche avere uno stile di vita sano, con una dieta ricca di verdure e frutta e povera di grassi saturi.
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