Dopo 20 anni la primatologia mondiale fa nuovamente tappa in Italia. Allarme per il rischio estinzione di molte specie di primati.
Dopo venti anni torna in Italia il congresso mondiale di primatologia. Il grande evento scientifico si terrà dal 22 al 28 agosto 2004 a Torino, dove sarà organizzato il XX congresso della Società primatologica internazionale.
L'interesse principale di questo congresso dipende proprio dalle specie oggetto di studio. Fra queste troviamo infatti quelle a noi più vicine e più simili per le caratteristiche anatomiche e genetiche: lo scimpanzé, il gorilla e l'orango. L'incontro di agosto riporta in Italia l'attenzione della primatologia mondiale dopo circa 20 anni. Verranno discussi studi e nuove ricerche relative alla conservazione delle specie minacciate, con particolare riguardo alle specie antropomorfe africane. Lo scopo del convegno è quello di promuovere la ricerca scientifica e la cooperazione tra gli scienziati.
Per quanto riguarda la diffusione dei primati, gli esperti oggi hanno concluso una sorta di censimento. In totale si contano circa 300 specie e 600 fra specie e sottospecie, molte delle quali purtroppo sono, oggi, a rischio di estinzione a causa della sempre maggiore precarietà degli ambienti in cui vivono: le foreste tropicali africane e indonesiane, minacciate costantemente di distruzione per l'estensione delle aree urbane e di quelle agricole e per gli incendi.
Nonostante non ci siano primati in Italia, se non in cattività, anche nel nostro paese l'interesse per queste specie è in crescita, soprattutto perché si capisce sempre di più come siano dotate di grande intelligenza oltre a essere filogeneticamente vicine a noi. Gli ambienti in cui vivono i primati sono oggi fortemente minacciati sia dallo sviluppo che dalla pressione demografica della nostra specie. Le preoccupazioni per la conservazione dell'ambiente e delle foreste equatoriali stimola un miglioramento delle conoscenze su queste specie appartenenti a un gruppo zoologico, l'ordine dei Primati, a cui in fin dei conti apparteniamo anche noi.
L'Europa deve investire molto di più in questo campo che si potrebbe rivelare fondamentale per la risoluzione di alcuni problemi che il XXI secolo dovrà affrontare. I consumatori continuano, però, a rimanere scettici.
Scienziati che studiano i meccanismi legati alla percezione sono affascinati dal sorriso di Monna Lisa e ne stanno cercando di svelare la natura.
Una tecnica messa a punto in America permetterebbe la costruzione di nanofibre lunghe in un unico processo eliminando il problema di dover assemblare pezzettino per pezzettino le diverse componenti di una fibra.
Parte da Bologna il primo studio sull'impatto dei cambiamenti climatici sui monumenti. Finanziato dalla comunità europea, il progetto Arca di Noè vuole salvare il patrimonio artistico del Vecchio Continente dalla minacce del tempo.
La sonda della Nasa ha fotografato Phoebe, la luna più lontana di Saturno, da soli 2 mila chilometri di distanza fornendo preziose informazioni agli astronomi.
Grazie al ferro fa un passo in avanti la refrigerazione magnetica che sfrutta per raffreddare il cambiamento di temperatura di un materiale causato dall'allineamento degli spin magnetici.
Secondo i meteorologi inglesi, l'effetto 'isola di calore' che già oggi contraddistingue le città rendendole più calde delle campagne si intensificherà nei prossimi anni
Secondo alcuni ricercatori spagnoli, gli ominidi di 350 mila anni fa avevano un udito del tutto simile a quello che abbiano noi oggi.
È la Spaceship One, che diventa così la pretendente più quotata all'Asari X Prize, un premio di dieci milioni di dollari destinato alla navetta in grado di compiere per due volte consecutive in due settimane un volo suborbitale.
Uno studio genetico pubblicato su Science dimostra che l'addomesticamento dell'asino iniziò nel Continente Nero circa 5-6 mila anni fa.
Le immagini scattate dalla sonda della Nasa rivelano che la superficie della cometa è ricoperta da crateri, pinnacoli e canyon.
In un arcipelago del Mare di Bering esperti dell'Università dell'Alaska hanno trovato i resti di una popolazione di mammut che si estinse ben 6 mila anni dopo la scomparsa di gran parte della specie.
Dall'Entrerpise ai laboratori americani e austriaci il teletrasporto diventa una realtà. Gli scienziati sono riusciti a teletrasportare rispettivamente lo stato quantico di uno ione di berillio e di calcio, aprendo nuovi orizzonti nella ricerca sulla trasmissione delle informazioni.
Grazie alla collaborazione di un gruppo internazionale di astronomi e all'osservazione del cielo con tutti i telescopi più potenti oggi a disposizione, è stata determinata la massa di una nana bruna e di una sua compagna.
La risposta delle cellule immunitarie a tumori o infezioni può essere seguita da vicino "marcando" le cellule con una sostanza fluorescente estratta dalle meduse e registrata dalla PET.
Un singolare esperimento ha coinvolto quaranta volontari: in giro per Londra con un nuovo telefonino a scambiarsi sensazioni e informazioni per avere una mappa umana e interattiva della città.
Il vero Jurassik Park potrebbe essere nel nord est della Cina. Lì è stato ritrovato un uovo di Pterosauro perfettamente conservato dopo 121 milioni di anni. L'embrione è perfettamente formato e probabilmente era a pochi giorni dalla schiusa dell'uovo.
Una riserva di carbonio nel suolo renderebbe i terreni più produttivi e ridurrebbe la quantità di monossido di carbonio nell'atmosfera, riducendo così anche i rischi del riscaldamento globale.
Dopo un anno di commissariamento il Cnr è pronto a riorganizzarsi. Adriano De Maio, fautore del cambiamento, ha consegnato le chiavi della prima istituzione nazionale di ricerca a Fabio Pistella, nuovo presidente del Cnr dal maggio scorso.
Nel 1859 il matematico pubblicò una congettura, senza provarla, su come i numeri primi sono distribuiti in mezzo agli altri numeri. Da allora questa ipotesi ha rappresentato un rompicapo per i matematici. Un ricercatore della Purdue University sostiene di aver risolto l'arcano a 145 anni di distanza.
È stato estratto in Antartide un pezzo di ghiaccio risalente a 740 mila anni fa. Gli scienziati sperano di poter ripercorrere le vicende del clima della terra per capire a cosa sia dovuto il riscaldamento a cui stiamo assistendo e se è vero che siamo alle soglie di una nuova era glaciale.
Un potente spettroscopio capace di assorbire la luce nel lontano infrarosso ha individuato la presenza di azoto molecolare nello spazio interstellare fuori dal sistema solare. Si aprono nuove prospettive sullo studio della formazione dei sistemi planetari e della vita sulla terra.
Dietro l'affascinante varietà di gusci colorati e multiformi degli odierni molluschi marini ci sarebbe un fenomeno geologico e il conseguente aumento del calcio disciolto nei mari. Il segreto è stato svelato con delle analisi su delle particolari rocce salate.