Parte da Bologna il primo studio sull'impatto dei cambiamenti climatici sui monumenti. Finanziato dalla comunità europea, il progetto Arca di Noè vuole salvare il patrimonio artistico del Vecchio Continente dalla minacce del tempo.
Scienziati impegnati a prevedere quale sarà l'effetto del cambiamento climatico nei prossimi 100 anni. Non sull'uomo, ma sui monumenti. I templi di Agrigento sopporteranno l'azione delle tempeste di sabbia? Il ponte San Carlo di Praga o il centro storico di Londra resisteranno alle piene dei fiumi causate dalle sempre più frequenti alluvioni? Non sono scene di un film di fantascienza dal sapore apocalittico, ma alcune problematiche che saranno affrontate dal progetto europeo Arca di Noè, coordinato dall'Isac, Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima del Cnr di Bologna.
Il progetto che vede coinvolte prestigiose istituzioni straniere, come la biblica imbarcazione, raccoglierà la mole dei dati e dei parametri ambientali disponibili a oggi per disegnare lo scenario futuro delle sorti del patrimonio monumentale europeo. A sentire gli esperti, i cambiamenti climatici, potrebbero provocare danni irreparabili soprattutto sulle opere d'arte esposte all'aperto.
Si tratta del primo progetto in Europa che affronta la problematica del cambiamento climatico in relazione con il patrimonio culturale. Se gli esperti oggi sono concentrati soprattutto sugli effetti dell'inquinamento atmosferico sui monumenti da qui a dieci anni, Arca di Noè andrà oltre, non solo da un punto di vista temporale. Saranno valutati numerosi fattori di degrado dei manufatti, quali temperatura, umidità relativa, cicli di gelo e disgelo, radiazione solare, velocità del vento associato alla pioggia, concentrazione dei gas, particellato atmosferico, sale marino, pH delle precipitazioni e agenti biologici.
Al termine del progetto, che ha la durata di tre anni e un finanziamento di
Si pare ufficialmente la corsa al dominio. Come già era successo nel resto d'Europa, anche in Italia saranno liberalizzato il ".it".
Il 33,3 % della Grande Barriera Corallina è stata sottoposta a un vincolo di protezione dal governo di Canberra.
Un ominide dalla testa piccola ritrovato in Africa sembra confermare la teoria secondo cui l'Homo erectus fosse un'unica specie a cui appartenevano diverse sottospecie.
La ricerca di energie alternative è una della grandi sfide della nostra epoca: nonostante i rischi che comporta, molti sono convinti che il nucleare rimanga attualmente una delle migliori fonti di energia dal punto di vista ambientale.
I robot della Nasa continuano la loro esplorazione di Marte inviando sulla terra sempre maggiori informazioni sulla composizione del pianeta rosso.
Risolto da un italiano uno dei rompicapi della matematica sulla dinamica dei gas risalenti alla metà del Settecento.
L'Europa deve investire molto di più in questo campo che si potrebbe rivelare fondamentale per la risoluzione di alcuni problemi che il XXI secolo dovrà affrontare. I consumatori continuano, però, a rimanere scettici.
Scienziati che studiano i meccanismi legati alla percezione sono affascinati dal sorriso di Monna Lisa e ne stanno cercando di svelare la natura.
Una tecnica messa a punto in America permetterebbe la costruzione di nanofibre lunghe in un unico processo eliminando il problema di dover assemblare pezzettino per pezzettino le diverse componenti di una fibra.
La sonda della Nasa ha fotografato Phoebe, la luna più lontana di Saturno, da soli 2 mila chilometri di distanza fornendo preziose informazioni agli astronomi.
Grazie al ferro fa un passo in avanti la refrigerazione magnetica che sfrutta per raffreddare il cambiamento di temperatura di un materiale causato dall'allineamento degli spin magnetici.
Secondo i meteorologi inglesi, l'effetto 'isola di calore' che già oggi contraddistingue le città rendendole più calde delle campagne si intensificherà nei prossimi anni
Secondo alcuni ricercatori spagnoli, gli ominidi di 350 mila anni fa avevano un udito del tutto simile a quello che abbiano noi oggi.
È la Spaceship One, che diventa così la pretendente più quotata all'Asari X Prize, un premio di dieci milioni di dollari destinato alla navetta in grado di compiere per due volte consecutive in due settimane un volo suborbitale.
Uno studio genetico pubblicato su Science dimostra che l'addomesticamento dell'asino iniziò nel Continente Nero circa 5-6 mila anni fa.
Le immagini scattate dalla sonda della Nasa rivelano che la superficie della cometa è ricoperta da crateri, pinnacoli e canyon.
In un arcipelago del Mare di Bering esperti dell'Università dell'Alaska hanno trovato i resti di una popolazione di mammut che si estinse ben 6 mila anni dopo la scomparsa di gran parte della specie.
Dopo 20 anni la primatologia mondiale fa nuovamente tappa in Italia. Allarme per il rischio estinzione di molte specie di primati.
Dall'Entrerpise ai laboratori americani e austriaci il teletrasporto diventa una realtà. Gli scienziati sono riusciti a teletrasportare rispettivamente lo stato quantico di uno ione di berillio e di calcio, aprendo nuovi orizzonti nella ricerca sulla trasmissione delle informazioni.