Scienziati che studiano i meccanismi legati alla percezione sono affascinati dal sorriso di Monna Lisa e ne stanno cercando di svelare la natura.
Il segreto dell'enigmatico sorriso della Gioconda dipinto da Leonardo Da Vinci nel Cinquecento potrebbe dipendere da un disturbo visivo equivalente all'effetto neve di uno schermo Tv. A sostenere questa ipotesi sono due ricercatori, Christopher Tyler e Leonid Kontsevich, che lavorano al Smith-Kettlewell Eye Research Institute di San Francisco. I due hanno manipolato un'immagine digitale del celebre dipinto e hanno chiesto a dodici osservatori di valutare il sorriso su una scala di 4 punti che va da "triste" a "felice".
A seconda delle manipolazioni, le valutazioni degli osservatori cambiavano. Soprattutto, come spiegato sul Journal of Forensic Science, Leonardo sembra aver istintivamente capito l'effetto che questi "disturbi di fondo" hanno sull'interpretazione che viene data a una espressione facciale. Secondo i due ricercatori, infatti, illusi da questo fenomeno gli osservatori sono indotti a credere che l'espressione del volto cambi sottilmente ogni volta che si osserva il dipinto, piuttosto che pensare che si tratti di una sola espressione ambigua.
In particolare i ricercatori hanno verificato che aggiungendo del rumore di fondo all'immagine, per esempio aggiungendo dei toni di grigio, si può incidere sulla percezione dell'espressione del viso. Un gioco di luci e ombre intorno alle labbra è determinante per dare la sensazione che il sorriso di Monna Lisa cambi seguendo l'osservatore ed è il segreto che rende il suo sorriso uno dei più attraenti ritratti della storia.
Il sorriso della Gioconda è oggetto di studio e di dibattito da parte di molte ricerche sulla percezione. Ci sono alcuni ricercatori che sostengono che, in realtà, la donna ritratta nel dipinto non sorrida ma che, al contrario, abbia la tipica espressione della persona a cui mancano i denti superiori. Quest'ultimo studio,invece, le restituisce il sorriso.
Si pare ufficialmente la corsa al dominio. Come già era successo nel resto d'Europa, anche in Italia saranno liberalizzato il ".it".
Il 33,3 % della Grande Barriera Corallina è stata sottoposta a un vincolo di protezione dal governo di Canberra.
Un ominide dalla testa piccola ritrovato in Africa sembra confermare la teoria secondo cui l'Homo erectus fosse un'unica specie a cui appartenevano diverse sottospecie.
La ricerca di energie alternative è una della grandi sfide della nostra epoca: nonostante i rischi che comporta, molti sono convinti che il nucleare rimanga attualmente una delle migliori fonti di energia dal punto di vista ambientale.
I robot della Nasa continuano la loro esplorazione di Marte inviando sulla terra sempre maggiori informazioni sulla composizione del pianeta rosso.
Risolto da un italiano uno dei rompicapi della matematica sulla dinamica dei gas risalenti alla metà del Settecento.
L'Europa deve investire molto di più in questo campo che si potrebbe rivelare fondamentale per la risoluzione di alcuni problemi che il XXI secolo dovrà affrontare. I consumatori continuano, però, a rimanere scettici.
Una tecnica messa a punto in America permetterebbe la costruzione di nanofibre lunghe in un unico processo eliminando il problema di dover assemblare pezzettino per pezzettino le diverse componenti di una fibra.
Parte da Bologna il primo studio sull'impatto dei cambiamenti climatici sui monumenti. Finanziato dalla comunità europea, il progetto Arca di Noè vuole salvare il patrimonio artistico del Vecchio Continente dalla minacce del tempo.
La sonda della Nasa ha fotografato Phoebe, la luna più lontana di Saturno, da soli 2 mila chilometri di distanza fornendo preziose informazioni agli astronomi.
Grazie al ferro fa un passo in avanti la refrigerazione magnetica che sfrutta per raffreddare il cambiamento di temperatura di un materiale causato dall'allineamento degli spin magnetici.
Secondo i meteorologi inglesi, l'effetto 'isola di calore' che già oggi contraddistingue le città rendendole più calde delle campagne si intensificherà nei prossimi anni
Secondo alcuni ricercatori spagnoli, gli ominidi di 350 mila anni fa avevano un udito del tutto simile a quello che abbiano noi oggi.
È la Spaceship One, che diventa così la pretendente più quotata all'Asari X Prize, un premio di dieci milioni di dollari destinato alla navetta in grado di compiere per due volte consecutive in due settimane un volo suborbitale.
Uno studio genetico pubblicato su Science dimostra che l'addomesticamento dell'asino iniziò nel Continente Nero circa 5-6 mila anni fa.
Le immagini scattate dalla sonda della Nasa rivelano che la superficie della cometa è ricoperta da crateri, pinnacoli e canyon.
In un arcipelago del Mare di Bering esperti dell'Università dell'Alaska hanno trovato i resti di una popolazione di mammut che si estinse ben 6 mila anni dopo la scomparsa di gran parte della specie.
Dopo 20 anni la primatologia mondiale fa nuovamente tappa in Italia. Allarme per il rischio estinzione di molte specie di primati.
Dall'Entrerpise ai laboratori americani e austriaci il teletrasporto diventa una realtà. Gli scienziati sono riusciti a teletrasportare rispettivamente lo stato quantico di uno ione di berillio e di calcio, aprendo nuovi orizzonti nella ricerca sulla trasmissione delle informazioni.