Dopo il picco della scorsa stagione, gli uragani dovrebbero essere di meno e meno intensi grazie a correnti aeree diverse.
La prossima stagione degli uragani dovrebbe essere meno intensa di quella del 2004. La previsione arriva da William Gray un esperto dell'Università del Colorado, secondo il quale il prossimo anno ci saranno circa 11 tra tempeste tropicali e uragani veri e propri. è una cifra leggermente superiore alla media, ma con quattro fenomeni in meno rispetto alla stagione 2004, una delle più disastrose mai registrate.
Inoltre, i fenomeni atmosferici della prossima stagione dovrebbero essere meno intensi di quelli del 2004 e probabilmente colpiranno con minore frequenza le terre emerse. Delle 15 tempeste tropicali della scorsa stagione, 9 si sono sviluppate fino a formare uragani, con venti a 177 chilometri all'ora. Quattro di questi hanno colpito la Florida provocando gravi danni. Secondo Gray questo è successo per una rara combinazione di correnti aeree e di fenomeni particolarmente intensi, combinazione che non dovrebbe ripetersi il prossimo anno.
"Non prevediamo le stesse condizioni per il 2005", recita una nota dell'Università del Colorado, redatta sulla base dello studio delle temperature della superficie del mare, dei venti, della pressione atmosferica e della forza dell'anomalia climatica del Pacifico, El Niño.
Delle 11 tempeste previste da Gray per il prossimo anno, 6 dovrebbero diventare uragani con venti a oltre 119 chilometri orari e 3 di questi dovrebbero essere uragani più intensi. Una stagione media dovrebbe produrre poco più di 9 tempeste tropicali, 5,9 uragani e 2,3 uragani intensi. Sempre secondo le previsioni c'è una probabilità del 69% che almeno un uragano colpisca la costa americana, contro una probabilità media del 52%. La probabilità che a essere colpita sia la Florida è del 49% rispetto al 31%.
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