Un programma di perforazione russo nei fondali del lago Vostock in Antardide sta suscitando le polemiche di molti ricercatori a livello internazionale. Il rischio è quello di contaminare le acque del lago che si trovano sotto una calotta di più di tre chilometri di spessore.
Nonostante le preoccupazioni dei colleghi che considerano la decisione troppo avventata, alcuni scienziati russi si stanno preparando a perforare la calotta antartica per arrivare al lago sotterraneo Vostok. Il lago si trova circa 4 km sotto terra e si ritiene sia rimasto completamente isolato da 20 milioni di anni. Gli esperti sostengono però che l'attrezzatura, non essendo stata sufficientemente testata, potrebbe contaminare l'ecosistema del lago che è potenzialmente unico.
Gli organismi eventualmente scoperti, infatti, possono far luce sia sulla vita primordiale sulla Terra, sia sulla possibilità che la vita si sia sviluppata anche in altri pianeti, sotto il ghiaccio. Gli esperti spiegano che gli scienziati russi dovrebbero prima testare l'attrezzatura su uno degli oltre 100 laghi subglaciali già conosciuti.
Il team russo, guidato da Valery Lukin dell'Arctic and Antarctic Research Institute di San Pietroburgo, ha in programma di portare a una profondità di 3,5 km il pozzo di trivellazione già esistente al Vostok. I lavori furono interrotti nel 1998, quando si capì che gli strumenti non sterilizzati erano arrivati a soli 130 metri dalla superficie del lago. I russi si aspettano di arrivare al lago nel giro di 2 o 3 anni.
L'acqua del lago, che è sotto una pressione di 400 atmosfere, dovrebbe salire nel pozzo e congelare. Con opportuni carotaggi verrebbero poi prelevati i campioni da analizzare. Ma gli esperti non sono convinti. Il problema è che il pozzo di trivellazione ha bisogno di circa 60 metri cubi di cherosene per funzionare: l'acqua potrebbe entrare con una forza tale da far esplodere tutto. "È come perforare il tappo di una bottiglia di champagne", spiega Cynan Ellis-Evans, microbiologo del British Antarctic Survey di Cambridge. "I russi non stanno prendendo in considerazione la questione della contaminazione dell'habitat del lago", aggiunge Jean-Robert Petit, del Laboratory of Glaciology and Environmental Geophysics di Grenoble. "Ma nessun paese ha il controllo giuridico sul Polo Sud e quindi non c'è alcuna legge che può fermarli".
Secondo un modello al calcolatore, negli anni a venire l'aumento dei gas serra provocherà delle intense e prolungate ondate di calore in tutto il mondo, che faranno sudare soprattutto il sud ovest degli Stati Uniti e certi paesi europei.
Cosa stiamo aspettando? L'umanità possiede già almeno 15 tecnologie pronte per l'utilizzo su larga scala, capaci di ridurre l'impiego dei combustibili fossili e quindi l'inquinamento del pianeta. Lo dicono gli scienziati dell'Università di Princeton.
Un inverno nevoso e un'estate freddina fanno ben sperare i trentini, che dopo anni di arretramento dei ghiacciai potrebbero osservare in un arresto del fenomeno. Ma la cautela è ancora d'obbligo, visto che i dati completi sulla copertura nevosa non sono ancora disponibili.
Un gruppo di ricercatori giapponesi ha lanciato nello spazio le prime vele solari, capaci di muoversi in avanti grazie all'energia del Sole. Una sfida alla tecnologia aerospaziale e alle ricerche americane, che stanno già mettendosi in moto.
I due satelliti gemelli Grace studiano le minime variazioni del campo gravitazionale terrestre, per capire dove si accumula l'acqua sulla Terra, mese dopo mese. E il monitoraggio si fa sempre più stretto in Amazzonia, dove si trova il maggiore bacino della Terra.
Il geofisico Bill McGuire torna a avvertire l'America del rischio di un maremoto che potrebbe originare dal collasso di un vulcano nelle isole Canarie e spazzare via New York e Washington. Ma, ancora una volta, il suo appello sembra cadere nel vuoto.
Uno studio rivela che i più grandi dinosauri della Terra crescevano a ritmi incredibili durante la loro pubertà, tanto che potevano mettere due chili al giorno. Raggiunta l'età adulta, però, non vivevano molto a lungo.
Ai Laboratori di Los Alamos si è riusciti a vedere lo spin di un solo elettrone dentro un semplice transistor di silicio. Secondo i ricercatori, si tratta di un grande passo in avanti anche verso lo sviluppo delle nanotecnologie e dei computer quantici.
Il Dna è diventato orfano di uno dei suoi due padri. A un anno di distanza dal 50esimo anniversario della scoperta della doppia elica, uno dei due genetisti che erano riusciti a svelarne i segreti è morto. Forse è il più grande biologo mai esistito.
La Terra, il Sole e gli altri pianeti hanno avuto un'origine insolita rispetto agli altri sitemi conosciuti. Almeno questo è quello che ritengono gli atronomi inglesi che hanno studiato i dati e le proprietà di 100 diversi sistemi planetari.
Alla fine di un lungo dibattitto che ha diviso i paleontologi, alcuni ricercatori americani sono riusciti a dimostrare una volta per tutte che l'Archaeopteryx volava ed era del tutto simile agli uccelli di oggi. Per farlo hanno scansionato le sue ossa e le hanno ricostruite in tre dimensioni.
Le sostanze inquinanti che cadono sulla Terra sotto forma di pioggia avrebbero degli effetti positivi per l'ambiente. La loro azione sembra infatti riuscire a frenare le emissioni naturali di metano prodotte dai batteri che vivono nelle zone umide del pianeta.
Per la prima volta al mondo si è riusciti a verificare la differenza di reazione delle particelle di antimateria rispetto a quelle di materia. Ricercatori italiani e stranieri sono riusciti infatti a fotografare il decadimento di queste particelle e a svelarne le differenze.
Sono molto più marcate le differenze tra individui a livello di Dna. Ricercatori americani hanno infatti scoperto nuovi frammenti di codice genetico nei quali le differenze tra persone sarebbero molto più marcate di quanto si ritenesse fino a oggi.
L'Agenzia spaziale americana riduce drasticamente il budget per le missioni di esplorazione e ricerca sulle origini dell'Universo. A farne le spese in primo luogo il telescopio spaziale Hubble che verrà sostituito.
Ottocento scienziati in rappresentanza di 170 organismi scientifici studiano il polmone verde del pianeta minacciato dalla deforestazione.
Le spicule, getti supersonici di materia solare, sono causate dalle onde sonore della superficie del nostro astro.
Il planetoide ai confini del Sistema solare avrebbe un'orbita fortemente ellittica a causa dell'influenza di un astro transitato vicino al nostro Sole.
Una nuova teoria collega la massa dei neutrini e l'accelerazione dell'espansione dell'Universo all'energia oscura per spiegare che cosa succederà al cosmo.
La lista delle sostanze sottoposte a controlli più stringenti per evitare attacchi bioterroristici non soddisfa gli scienziati.