Il geofisico Bill McGuire torna a avvertire l'America del rischio di un maremoto che potrebbe originare dal collasso di un vulcano nelle isole Canarie e spazzare via New York e Washington. Ma, ancora una volta, il suo appello sembra cadere nel vuoto.
Arriva dalle isole Canarie il pericolo per dieci milioni di persone che abitano tra Boston e Miami. Il collasso in mare di parte del vulcano Cumbre Veja di La Palma può infatti provocare uno tsunami. Onde gigantesche, dai dieci ai cinquanta metri di altezza, che nel giro di nove ore potrebbero attraversare quattromila miglia di Oceano Atlantico e devastare la costa orientale americana, spazzando via città come New York e Washington, porti ed estuari. Torna ad ammonire del rischio tsunami lo studioso britannico Bill McGuire, dello University College di Londra, rilevando che gli americani "dovrebbero preoccuparsi, ma non prendono la cosa seriamente".
Il professore di geofisica, autore tra l'altro del volume, uscito anche in Italia edito da Raffaello Cortina, "Guida alla fine del mondo - Tutto quello che non avreste mai voluto sapere", avverte che neppure al Sud della Gran Bretagna si possono dormire sonni tranquilli. La previsione di McGuire, che è direttore del Benfield Greig Hazard Research Centre dell'università londinese, viene riportata su diversi media britannici, ma non è una novità: di tsunami, conseguente al crollo delle pareti del vulcano attivo delle Canarie, hanno parlato in passato anche Steven Ward, dell'Università della California e Simon Day, dello University College di Londra. Il fatto è che, secondo McGuire, i due o tre sismografi che registrano i movimenti sulla catena di vulcani a La Palma, non sono in grado di percepire un'eruzione con settimane di anticipo. "Il governo americano dovrebbe rendersi conto della minaccia di La Palma", ha proseguito McGuire, sottolineando la necessità di mettere in piedi un sistema di monitoraggio integrato per le eruzioni vulcaniche. Ma "i governi cambiano ogni quattro o cinque anni — ha aggiunto — e generalmente non si interessano di questi argomenti".
L'ultima eruzione del vulcano Cumbre Vieja è avvenuta nel 1949 e la sua parete Ovest è considerata molto instabile. Potrebbe perciò staccarsi durante un eruzione, ma nessuno può dire se sarà domani o fra mille anni. Anche se si fosse in grado di prevedere una rischiosa eruzione del vulcano delle Canarie, ha però ammesso lo scienziato, il piano di evacuazione per milioni di persone non è dei più facili. "Onestamente non saprei come procedere - ha detto McGuire - Tutto quello che possiamo fare come studiosi è avvertire su quali sono i rischi".
Una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica "Science" dimostra che esistono concetti che non possono essere compresi perché non ci sono parole che li esprimono.
La spinta demografica dei paesi in via di sviluppo farà crescere la popolazione mondiale. Il paese più popoloso potrebbe essere l'India.
A oltre un anno dalla tragedia, la NASA svela che l'incidente allo shuttle è stato causato da un difetto nel rivestimento esterno della navetta spaziale.
Una ricerca su "Science" dimostra che dovremo attenderci altre ondate di calore in futuro anche peggiori di quella dell'estate del 2003.
Secondo un modello al calcolatore, negli anni a venire l'aumento dei gas serra provocherà delle intense e prolungate ondate di calore in tutto il mondo, che faranno sudare soprattutto il sud ovest degli Stati Uniti e certi paesi europei.
Cosa stiamo aspettando? L'umanità possiede già almeno 15 tecnologie pronte per l'utilizzo su larga scala, capaci di ridurre l'impiego dei combustibili fossili e quindi l'inquinamento del pianeta. Lo dicono gli scienziati dell'Università di Princeton.
Un inverno nevoso e un'estate freddina fanno ben sperare i trentini, che dopo anni di arretramento dei ghiacciai potrebbero osservare in un arresto del fenomeno. Ma la cautela è ancora d'obbligo, visto che i dati completi sulla copertura nevosa non sono ancora disponibili.
Un gruppo di ricercatori giapponesi ha lanciato nello spazio le prime vele solari, capaci di muoversi in avanti grazie all'energia del Sole. Una sfida alla tecnologia aerospaziale e alle ricerche americane, che stanno già mettendosi in moto.
I due satelliti gemelli Grace studiano le minime variazioni del campo gravitazionale terrestre, per capire dove si accumula l'acqua sulla Terra, mese dopo mese. E il monitoraggio si fa sempre più stretto in Amazzonia, dove si trova il maggiore bacino della Terra.
Uno studio rivela che i più grandi dinosauri della Terra crescevano a ritmi incredibili durante la loro pubertà, tanto che potevano mettere due chili al giorno. Raggiunta l'età adulta, però, non vivevano molto a lungo.
Ai Laboratori di Los Alamos si è riusciti a vedere lo spin di un solo elettrone dentro un semplice transistor di silicio. Secondo i ricercatori, si tratta di un grande passo in avanti anche verso lo sviluppo delle nanotecnologie e dei computer quantici.
Il Dna è diventato orfano di uno dei suoi due padri. A un anno di distanza dal 50esimo anniversario della scoperta della doppia elica, uno dei due genetisti che erano riusciti a svelarne i segreti è morto. Forse è il più grande biologo mai esistito.
Un programma di perforazione russo nei fondali del lago Vostock in Antardide sta suscitando le polemiche di molti ricercatori a livello internazionale. Il rischio è quello di contaminare le acque del lago che si trovano sotto una calotta di più di tre chilometri di spessore.
La Terra, il Sole e gli altri pianeti hanno avuto un'origine insolita rispetto agli altri sitemi conosciuti. Almeno questo è quello che ritengono gli atronomi inglesi che hanno studiato i dati e le proprietà di 100 diversi sistemi planetari.
Alla fine di un lungo dibattitto che ha diviso i paleontologi, alcuni ricercatori americani sono riusciti a dimostrare una volta per tutte che l'Archaeopteryx volava ed era del tutto simile agli uccelli di oggi. Per farlo hanno scansionato le sue ossa e le hanno ricostruite in tre dimensioni.
Le sostanze inquinanti che cadono sulla Terra sotto forma di pioggia avrebbero degli effetti positivi per l'ambiente. La loro azione sembra infatti riuscire a frenare le emissioni naturali di metano prodotte dai batteri che vivono nelle zone umide del pianeta.
Per la prima volta al mondo si è riusciti a verificare la differenza di reazione delle particelle di antimateria rispetto a quelle di materia. Ricercatori italiani e stranieri sono riusciti infatti a fotografare il decadimento di queste particelle e a svelarne le differenze.
Sono molto più marcate le differenze tra individui a livello di Dna. Ricercatori americani hanno infatti scoperto nuovi frammenti di codice genetico nei quali le differenze tra persone sarebbero molto più marcate di quanto si ritenesse fino a oggi.
L'Agenzia spaziale americana riduce drasticamente il budget per le missioni di esplorazione e ricerca sulle origini dell'Universo. A farne le spese in primo luogo il telescopio spaziale Hubble che verrà sostituito.