A oltre un anno dalla tragedia, la NASA svela che l'incidente allo shuttle è stato causato da un difetto nel rivestimento esterno della navetta spaziale.
Il rivestimento esterno della navetta spaziale Columbia, che è esplosa al rientro nell'atmosfera terrestre il 2 febbraio 2003 provocando la morte dei sette astronauti a bordo, era difettoso. Lo ha ammesso venerdì scorso la NASA, dopo aver effettuato una serie di nuovi test.
Fino a poco tempo fa le indagini ufficiali, condotte dal Columbia Accident Investigation Board, erano rimaste in sospeso, in attesa del recupero e dell'analisi dei serbatoi di carburante e di parti della schiuma isolante che rivestiva lo shuttle.
Nel frattempo, però, i test eseguiti hanno confermato che sono state le procedure di applicazione della schiuma ad aver formato crepe e incrinature anormali sulla superficie dei serbatoi. Un pezzo di questo materiale isolante grande all'incirca come una valigia si è staccato 61 secondi dopo la partenza, provocando un grande buco sull'ala sinistra del Columbia. Il danno, rimasto nascosto durante tutti i 16 giorni della missione, ha innescato il cedimento strutturale della navetta al momento del rientro in atmosfera.
"Ora sappiamo che questo danno ha svolto certamente un ruolo di primo piano nell'incidente", ha dichiarato Neil Otte, ingegnere capo per i serbatoi esterni. "Sembra che il difetto non sia stato causato dalla natura chimica della schiuma in sé, quanto piuttosto dalla sua applicazione — eseguita a mano con pistole-spray — disomogenea e irregolare".
I test hanno dimostrato che l'idrogeno liquido, caricato a bordo poche ore prima della partenza, si è insinuato all'interno degli spazi vuoti e delle fessure provocate dall'allestimento difettoso della schiuma. Dopo il lancio, il gas presente all'interno di questi interstizi ha iniziato a riscaldarsi e a espandersi: parti della schiuma isolante si sono staccate, danneggiando la superficie in carbonio del bordo dell'ala sinistra dello shuttle.
La NASA ha già intrapreso radicali cambiamenti nelle procedure di applicazione della schiuma, ma serviranno ancora numerosi test prima che i serbatoi di carburante possano garantire gli opportuni standard di sicurezza per il volo nello spazio. I nuovi requisiti prevedono infatti che non possa staccarsi dai serbatoi alcun pezzo di schiuma più pesante di 15 grammi: al momento, un limite molto difficile da rispettare.
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