Una ricerca su "Science" dimostra che dovremo attenderci altre ondate di calore in futuro anche peggiori di quella dell'estate del 2003.
Le onde di calore a Chicago, Parigi e in tante altre città del Nord America e dell'Europa dureranno di più e diventeranno sempre più intense e più frequenti nel corso del XXI secolo. Lo affermano due scienziati del National Center for Atmospheric Research (NCAR) in un nuovo studio pubblicato sulla rivista "Science". Negli Stati Uniti l'incremento delle ondate di calore sarà più sensibile nell'Ovest e nel Sud del paese, mentre in Europa riguarderà soprattutto la regione mediterranea.
I due ricercatori del NCAR — Gerald Meehl e Claudia Tebaidi — hanno proposto un possibile scenario futuro del clima della Terra utilizzando il modello parallel climate, un software di simulazione sviluppato dal Ncar e dal Dipartimento per l'energia degli Stati Uniti.
I risultati evidenziano che l'aumento dei gas serra innesca e intensifica un inusuale andamento delle correnti atmosferiche, in passato già osservato durante i periodi più torridi in Europa e Nord America. Quando questo assetto delle correnti meteorologiche si fa più pronunciato, forti onde di calore investono il bacino del Mediterraneo, il Sud e l'Ovest degli Stati Uniti. E anche altre zone, come la Francia, la Germania e la regione dei Balcani, sono più esposte al caldo.
Queste improvvise irruzioni di aria calda possono fare molte vittime in brevissimo tempo: tra il 14 e il 20 luglio del 1995, per esempio, a causa delle temperature elevate a Chicago morirono 739 persone. E addirittura 15 mila sono state le vittime — soprattutto tra gli anziani — del caldo record dell'estate scorsa in Francia. "Nei prossimi anni saranno soprattutto gli eventi climatici estremi ad avere un grave impatto sulla nostra società", afferma Gerald Meehl.
Per realizzare lo studio, i due ricercatori hanno esaminato in particolare i micro-climi di Parigi e Chicago. Durante le ondate di calore, nelle città l'innalzamento della pressione atmosferica provoca forte insolazione e quindi condizioni di caldo prolungato. Secondo il modello, simili condizioni di alta pressione saranno ancora più forti in futuro nei periodi più caldi.
Una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica "Science" dimostra che esistono concetti che non possono essere compresi perché non ci sono parole che li esprimono.
La spinta demografica dei paesi in via di sviluppo farà crescere la popolazione mondiale. Il paese più popoloso potrebbe essere l'India.
A oltre un anno dalla tragedia, la NASA svela che l'incidente allo shuttle è stato causato da un difetto nel rivestimento esterno della navetta spaziale.
Secondo un modello al calcolatore, negli anni a venire l'aumento dei gas serra provocherà delle intense e prolungate ondate di calore in tutto il mondo, che faranno sudare soprattutto il sud ovest degli Stati Uniti e certi paesi europei.
Cosa stiamo aspettando? L'umanità possiede già almeno 15 tecnologie pronte per l'utilizzo su larga scala, capaci di ridurre l'impiego dei combustibili fossili e quindi l'inquinamento del pianeta. Lo dicono gli scienziati dell'Università di Princeton.
Un inverno nevoso e un'estate freddina fanno ben sperare i trentini, che dopo anni di arretramento dei ghiacciai potrebbero osservare in un arresto del fenomeno. Ma la cautela è ancora d'obbligo, visto che i dati completi sulla copertura nevosa non sono ancora disponibili.
Un gruppo di ricercatori giapponesi ha lanciato nello spazio le prime vele solari, capaci di muoversi in avanti grazie all'energia del Sole. Una sfida alla tecnologia aerospaziale e alle ricerche americane, che stanno già mettendosi in moto.
I due satelliti gemelli Grace studiano le minime variazioni del campo gravitazionale terrestre, per capire dove si accumula l'acqua sulla Terra, mese dopo mese. E il monitoraggio si fa sempre più stretto in Amazzonia, dove si trova il maggiore bacino della Terra.
Il geofisico Bill McGuire torna a avvertire l'America del rischio di un maremoto che potrebbe originare dal collasso di un vulcano nelle isole Canarie e spazzare via New York e Washington. Ma, ancora una volta, il suo appello sembra cadere nel vuoto.
Uno studio rivela che i più grandi dinosauri della Terra crescevano a ritmi incredibili durante la loro pubertà, tanto che potevano mettere due chili al giorno. Raggiunta l'età adulta, però, non vivevano molto a lungo.
Ai Laboratori di Los Alamos si è riusciti a vedere lo spin di un solo elettrone dentro un semplice transistor di silicio. Secondo i ricercatori, si tratta di un grande passo in avanti anche verso lo sviluppo delle nanotecnologie e dei computer quantici.