Cosa stiamo aspettando? L'umanità possiede già almeno 15 tecnologie pronte per l'utilizzo su larga scala, capaci di ridurre l'impiego dei combustibili fossili e quindi l'inquinamento del pianeta. Lo dicono gli scienziati dell'Università di Princeton.
Le risorse già al momento disponibili potrebbero fermare l'emergenza rappresentata dal riscaldamento globale per 50 anni. Lo affermano in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Science alcuni scienziati della Princeton University. I ricercatori hanno identificato 15 tecnologie (come l'energia eolica, solare e nucleare) che sono pronte per un uso immediato su larga scala. Ognuna di queste potrebbe contribuire a risolvere la gran parte dei problemi, soprattutto per quanto riguarda la stabilizzazione e la riduzione delle emissioni dei gas serra.
"Si tratta di un'idea rivoluzionaria perché scalza uno dei dogmi della scienza, quello secondo cui si dovrebbe essere costretti a fare ricerca per lungo tempo prima di poter partire con le applicazioni", osserva Stephen Pacala, professore di ecologia e biologia evolutiva alla Princeton University.
Anche se l'analisi non prende in considerazione i costi di applicazione delle 15 possibili tecnologie, gli autori indicano che implementare oggi queste misure significa trarre ottimi benefici economici domani. Sarebbe infatti possibile creare nuove industrie e ridurre la dipendenza dal petrolio e dagli altri costosi e inquinanti combustibili fossili.
Particolare attenzione viene rivolta al principale indiziato del riscaldamento globale, il biossido di carbonio. Nel corso della storia del nostro pianeta, infatti, l'innalzamento o l'abbassamento dei livelli di questa sostanza sono stati sempre correlati ai cambiamenti del clima. Oggi ogni anno ne vengono rilasciati nell'atmosfera circa 7 miliardi di tonnellate, una quantità destinata a raddoppiare tra 50 anni a causa della crescita demografica e del conseguente aumento dei consumi. Secondo gli autori della ricerca, ognuna delle 15 tecnologie in questione sarebbe in grado di ridurre le emissioni di biossido di carbonio di un miliardo di tonnellate. Alcune di queste misure prevedono lo stoccaggio del gas in depositi sotterranei, altre il miglioramento dell'uso dell'energia e quindi la riduzione degli sprechi.
Una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica "Science" dimostra che esistono concetti che non possono essere compresi perché non ci sono parole che li esprimono.
La spinta demografica dei paesi in via di sviluppo farà crescere la popolazione mondiale. Il paese più popoloso potrebbe essere l'India.
A oltre un anno dalla tragedia, la NASA svela che l'incidente allo shuttle è stato causato da un difetto nel rivestimento esterno della navetta spaziale.
Una ricerca su "Science" dimostra che dovremo attenderci altre ondate di calore in futuro anche peggiori di quella dell'estate del 2003.
Secondo un modello al calcolatore, negli anni a venire l'aumento dei gas serra provocherà delle intense e prolungate ondate di calore in tutto il mondo, che faranno sudare soprattutto il sud ovest degli Stati Uniti e certi paesi europei.
Un inverno nevoso e un'estate freddina fanno ben sperare i trentini, che dopo anni di arretramento dei ghiacciai potrebbero osservare in un arresto del fenomeno. Ma la cautela è ancora d'obbligo, visto che i dati completi sulla copertura nevosa non sono ancora disponibili.
Un gruppo di ricercatori giapponesi ha lanciato nello spazio le prime vele solari, capaci di muoversi in avanti grazie all'energia del Sole. Una sfida alla tecnologia aerospaziale e alle ricerche americane, che stanno già mettendosi in moto.
I due satelliti gemelli Grace studiano le minime variazioni del campo gravitazionale terrestre, per capire dove si accumula l'acqua sulla Terra, mese dopo mese. E il monitoraggio si fa sempre più stretto in Amazzonia, dove si trova il maggiore bacino della Terra.
Il geofisico Bill McGuire torna a avvertire l'America del rischio di un maremoto che potrebbe originare dal collasso di un vulcano nelle isole Canarie e spazzare via New York e Washington. Ma, ancora una volta, il suo appello sembra cadere nel vuoto.
Uno studio rivela che i più grandi dinosauri della Terra crescevano a ritmi incredibili durante la loro pubertà, tanto che potevano mettere due chili al giorno. Raggiunta l'età adulta, però, non vivevano molto a lungo.
Ai Laboratori di Los Alamos si è riusciti a vedere lo spin di un solo elettrone dentro un semplice transistor di silicio. Secondo i ricercatori, si tratta di un grande passo in avanti anche verso lo sviluppo delle nanotecnologie e dei computer quantici.
Il Dna è diventato orfano di uno dei suoi due padri. A un anno di distanza dal 50esimo anniversario della scoperta della doppia elica, uno dei due genetisti che erano riusciti a svelarne i segreti è morto. Forse è il più grande biologo mai esistito.
Un programma di perforazione russo nei fondali del lago Vostock in Antardide sta suscitando le polemiche di molti ricercatori a livello internazionale. Il rischio è quello di contaminare le acque del lago che si trovano sotto una calotta di più di tre chilometri di spessore.
La Terra, il Sole e gli altri pianeti hanno avuto un'origine insolita rispetto agli altri sitemi conosciuti. Almeno questo è quello che ritengono gli atronomi inglesi che hanno studiato i dati e le proprietà di 100 diversi sistemi planetari.
Alla fine di un lungo dibattitto che ha diviso i paleontologi, alcuni ricercatori americani sono riusciti a dimostrare una volta per tutte che l'Archaeopteryx volava ed era del tutto simile agli uccelli di oggi. Per farlo hanno scansionato le sue ossa e le hanno ricostruite in tre dimensioni.
Le sostanze inquinanti che cadono sulla Terra sotto forma di pioggia avrebbero degli effetti positivi per l'ambiente. La loro azione sembra infatti riuscire a frenare le emissioni naturali di metano prodotte dai batteri che vivono nelle zone umide del pianeta.
Per la prima volta al mondo si è riusciti a verificare la differenza di reazione delle particelle di antimateria rispetto a quelle di materia. Ricercatori italiani e stranieri sono riusciti infatti a fotografare il decadimento di queste particelle e a svelarne le differenze.
Sono molto più marcate le differenze tra individui a livello di Dna. Ricercatori americani hanno infatti scoperto nuovi frammenti di codice genetico nei quali le differenze tra persone sarebbero molto più marcate di quanto si ritenesse fino a oggi.
L'Agenzia spaziale americana riduce drasticamente il budget per le missioni di esplorazione e ricerca sulle origini dell'Universo. A farne le spese in primo luogo il telescopio spaziale Hubble che verrà sostituito.