Guido Tonelli, ricercatore dell'INFN, è stato nominato spokesperson di uno dei maggiori esperimenti di LHC
È un italiano, Guido Tonelli, il nuovo coordinatore internazionale di CMS, uno dei maggiori esperimenti di LCH: una collaborazione internazionale che mette insieme circa 2500 scienziati di 138 università e centri di ricerca provenienti da 38 paesi diversi.
Compact Muon Solenoid, per gli amici CMS, si trova in una caverna cento metri sottoterra, ai piedi del monte Jura, nei pressi di Ginevra. All’interno di un apparato sperimentale dalle dimensioni sorprendenti (è largo circa 21 metri e alto 15) c'è la bobina superconduttrice più grande del mondo: un solenoide di niobio-titanio che, portato a temperature bassissime, circa 270 gradi sotto zero, genera un campo magnetico 100.000 volte più potente di quello terrestre.
CMS è un rivelatore di particelle: una macchina capace di fotografare muoni, elettroni e fotoni. “Le tracce lasciate da queste particelle sono degli indizi importanti per la ricerca del bosone di Higgs e di nuova fisica” spiega Guido Tonelli, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e professore dell’Università di Pisa.
Quando nei laboratori del Cern i protoni circoleranno a velocità prossime a quelle della luce, i ricercatori potranno avere finalmente delle informazioni sulla natura oltre il modello standard. Oggi la conoscenza dell’Universo si ferma, infatti, davanti a una sorta di tendone oscuro. Oltre quel sipario c’è la fisica delle alte energie, fatta di particelle supersimmetriche, spazio-tempo multidimensionale, materia oscura: un terreno ancora inesplorato dove scienziati si muovono solo grazie a ipotesi teoriche che, però, sono in attesa di verifiche sperimentali, di prove e di smentite.
Ma non c'è solo teoria già scritta da verificare. “Abbiamo costruito gli strumenti di misura in modo da poter registrare anche eventi che non ci aspettiamo, sui cui non abbiamo ancora previsioni teoriche" spiega Tonelli, che però avverte: "Ci vorrà del tempo per testare il rivelatore ed essere sicuri che i dati sperimentali siano validi da un punto di vista scientifico. Nei primi mesi, forse anni, lavoreremo al rodaggio di CMS. Misureremo le proprità dell’elettrone, del protone e di altre particelle note; come a scuola, ripasseremo tutta la fisica scoperta dall’inizio del Novecento fino a oggi. Un vecchio filosofo orientale diceva: 'se vuoi diventare poeta devi imparare le poesie degli altri e poi dimenticarle; solo allora sarai capace di scrivere le tue poesie'. Ecco noi faremo qualcosa di simile: riscriveremo la fisica del modello standard, dopo averlo fatto saremo pronti per la fisica che verrà".
Leggi anche l'intervista a Guido Tonelli E se ci scappa un buco nero?
Per approfondimenti su LHC consulta il dossier di Scienza Esperienza dedicato all'esperimento.
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